Tra fantasia, fumetti e vino, inaugurata la mostra di Claudio Monteleone al Mercato Centrale

L'attore è stato protagonista anche di una performance teatrale

Claudio Monteleone accanto alle sue opere. Foto: Gianluca Donati
Share

Pubblicato ore 18:22

  • di Gianluca Donati

LIVORNO – Claudio Monteleone colpisce al cuore. Non solo dimostra di possedere un talento poliedrico spaziando artisticamente dalle illustrazioni alla recitazione, ma quando lo incontri e ci parli, ti rivela un’umanità rara, simpatia, pazienza e disponibilità squisitissima.

Stamattina, 24 settembre, al Mercato Centrale, all’ex Banco dell’Orologiaio, è stata allestita una mostra di illustrazioni di Claudio Monteleone che ha il merito di esibire delle opere tutte coerenti con il medesimo stile, qualità necessaria per distinguere un disegnatore dilettante da un artista vero qual è Monteleone. L’iniziativa è in collaborazione con “Mercato in arte“.

Foto: G. Donati

Ci sono dei temi ricorrenti che legano le opere, come la raffigurazione, seppur volutamente deformata da una personale visione poetica di rielaborazione della realtà attraverso il filtro di una fantasia fanciullesca, di celebri edifici, monumenti, opere architettoniche riconoscibilissime e che ne determinano la “toscanità”, come la Fortezza Vecchia di Livorno, la Torre pendente di Pisa o il Ponte Vecchio di Firenze. Ma non v’è solo questo; ci sono anche personaggi fumettistici che suonano svariati strumenti o che bevono il vino. Una mostra divertente adatta per grandi e bambini.

Il Ponte vecchio. Foto. Donati

In contemporanea all’inaugurazione della mostra, Claudio Monteleone si è anche esibito in una performance recitativa: salendo su uno sgabello che fungeva da simbolico albero sul quale il protagonista de “Il barone rampante”, celebre capolavoro letterario di Italo Calvino, sale per non scendere più, Monteleone ha intrattenuto un considerevole pubblico che si era accalcato tra i banchi, con un monologo teatrale comico della durata di circa 15 minuti. Una rivisitazione labronica de “Il barone rampante” con tanto di cacciuccate in tipico stile livornese. Il pubblico ha riso più volte e alla fine è scrosciato spontaneo l’applauso.

Un estratto della performance

A conclusione dell’evento, abbiamo intervistato l’artista.

Come è nata l’idea di queste tavole?

Intanto l’idea è di portare l’illustrazione come metodo di racconto di un viaggio in Toscana, e naturalmente viaggiando in questa regione si incontra il vino e il vino è protagonista, ne consegue che questo viaggio parla di Toscana, di vino, con qualche altra sfumatura qua e là.

Il mondo dei giocattoli e del teatro, al quale appartieni, hanno influenzato questo lavoro?

Sì senz’altro, è una visione della vita molto originale come dovrebbe essere di chiunque. Io ho azzardato una visione più profonda possibile di ciò che sento e vedo e come lo vedo.

Come mai la scelta di una performance su “Il barone rampante”?

Ah, questa è una bella domanda! Perché siccome sapevo che la mostra si sarebbe svolta e si svolge al mercato, come è noto per chi conosce l’opera di Calvino, “Il barone rampante” sta su un albero per via della cucina terribile di sua sorella, per cui ho detto, in questa storia si narra di mangiare e va portata in un luogo che fa del cibo, la sua eccellenza: il Mercato Centrale.

Può inserirsi tutto ciò nella corrente del Realismo Magico?

Ah! Io credo di sì, perché comunque la magia fa parte di ognuno di noi e ciascuno di noi a suo modo è magico, spesso ce lo scordiamo, ma secondo me è così, sì è esattamente così.

La mostra, sempre aperta al pubblico, con orario del Mercato Centrale, durerà tre settimane.
Informazioni: 3807306565.

© Vietata la riproduzione

Lascia un commento

La tua email non verrà pubblicata. I campi con asterisco sono obbligatori


*