Presentato “Scenari e serenate di quartiere”: il programma completo

Primo appuntamento l'8 giugno con Ascanio Celestini

Fabrizio Brandi; Emanuele Gamba e Simone Lenzi
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Pubblicato ore 14:57

  • di Valeria Cappelletti

LIVORNO – Scenari di Quartiere nella sua ottava edizione unisce il teatro alla musica introducendo tre serate dedicate alle serenate.

La manifestazione che punta al teatro di narrazione con spettacoli al calasole (ore 19.30), rafforza l’idea da cui era partita, quella di portare il teatro fuori dal teatro, tra la gente, nei quartieri della città, per favorire processi di rigenerazione, relazioni, condivisione, prossimità e pensiero.

“Scenari” si snoderà lungo tre settimane, dal 9 al 25 giugno, dal venerdì alla domenica, con ingresso libero (non c’è quindi alcun biglietto come era accaduto negli anni passati). 250 le sedie che verranno messe a disposizione.

“In questa edizione – spiega Fabrizio Brandi, ideatore del progetto – ci sarà un filo rosso che unirà tutti gli spettacoli teatrali, quello dei racconti delle periferie, di storie di marginalità e di riscatto“.

Le serenate

La Rosa, Antignano, Salviano, la Guglia, Ardenza, Stazione, Corea, Venezia, Pontino, sono i quartieri nei quali si terranno le rappresentazioni, arricchite quest’anno dalle “incursioni musicali” come le definisce Emanuele Gamba: tre serenate i cui programmi spazieranno dall’opera alla canzone napoletana, al musical. “Con grande spirito giocoso – dice Gamba – le serenate gireranno per Livorno sulle quattro ruote di un pickup che arriverà all’improvviso nel luogo stabilito e per mezz’ora si trasformerà in un palco su cui tre cantanti della Mascagni Academy si esibiranno dando voce e corpo ad alcune delle più belle musiche classiche e popolari degli ultimi due secoli”.

Gamba ha poi voluto ringraziare il suo predecessore, Marco Leone, ideatore della manifestazione insieme a Fabrizio Brandi e la Fondazione Livorno per il sostegno. Insieme a Gamba e a Brandi, a presentare Scenari, questa mattina, 1 giugno, c’era anche l’assessore alla cultura Simone Lenzi.

Il programma

Ma quali saranno gli appuntamenti? Andiamo a vederli insieme.

Ad aprire “Scenari e serenate di quartiere” 2023 sarà, il 9 giugno, Ascanio Celestini al Quartiere La Rosa presso il Parco di via Bikonacki con “Radio Clandestina“. Lo spettacolo affronterà il tema delle Fosse Ardeatine.

La maggior parte delle strade dedicate ai morti delle Ardeatine si trova in periferia. Perché da li venivano tanti degli antifascisti giustiziati. Spesso in quelle strade ci sono anche delle targhe. Mi è spesso capitato di parlare del progetto al quale stavo lavorando e dopo un attimo vedere la cassiera del bar o il tecnico del teatro che mi si avvicinava dicendomi: “io sono il figlio del ragazzino che giocava a pallone a via Rasella il giorno dell’azione partigiana” o “io mi chiamo Carla perché mio nonno si chiamava Carlo ed è morto alle Ardeatine”. All’inizio mi sembravano casualità, ma poi riflettendoci non è difficile capire che 335 morti alle Ardeatine hanno alle spalle centinaia di famiglie, migliaia di persone.

Ascanio Celestini

Sabato 10 giugno sarà la prima delle date dedicate alle serenate di quartiere. L’appuntamento è ad Antignano in piazza Castello con “Arie d’Opera” con la soprano Alessandra Meozzi e la pianista Chiara Mariani che interpretano in modo fluente e brillante un programma dedicato alle più belle arie della tradizione lirica.

Il programma prevede:

Gaetano Donizetti – Ebben, ne andrò lontana da La Wally
Pietro Mascagni – Son pochi fiori da L’amico Fritz
Giacomo Puccini – Sole e amore romanza
Giacomo Puccini – Piccolo valzer – pianoforte
Giacomo Puccini – Vissi d’arte da Tosca
Giacomo Puccini – Un bel dì vedremo da Madama Butterfiy
Georges Bizet – Preludio da Carmen – pianoforte
Giacomo Puccini – Tu che di gel sei cinta da Turandot
Pietro Mascagni – Intermezzo da Cavalleria Rusticana – pianoforte
Pietro Mascagni – Voi lo sapete o mamma da Cavalleria Rusticana
George Gershwin – Summertime

Un’ora prima della serenata è prevista la visita alla scoperta del quartiere con Fabrizio Ottone delle Guide Labroniche.

Fabrizio Ottone. Foto: Foschi

Domenica 11 giugno sarà la volta di Giuseppe Semeraro in “Digiunando davanti al mare” (Salviano, parco di via Costanza). Attore, regista e poeta, lavora in ambito teatrale da più di vent’anni, porterà in scena uno spettacolo che racconta la figura di Danilo Dolci, poeta, intellettuale, pedagogo.

Dopo un breve viaggio in Sicilia decide di ritornarci e di mettersi al fianco degli ultimi, dei diseredati, dei banditi come li chiamava lui stesso. Negli anni cinquanta organizza e promuove tantissime manifestazioni e scioperi in difesa dei diritti dei contadini, dei pescatori, dei disoccupati. Il suo attivismo gli valse due candidature a Premio Nobel per la pace e il riconoscimento a livello internazionale del suo operare. Sempre in quegli anni con i contadini progetta e realizza una radio clandestina, un asilo, una diga, l’università popolare insieme a tanti progetti culturali. Creò un grande movimento popolare che sfociò nel grande “Sciopero alla rovescia“; manifestazione che rivendicava il fatto che dei disoccupati per protesta andavano a lavorare rendendosi utili in lavori per la collettività. Drammaturgia affidata a Francesco Niccolini.

Attore giovanissimo, Aleksandros Memetaj, racconterà sul palco nel cortile di piazza della Barriera Garibaldi a La Guglia, la sua storia: “Albania casa mia” (16 giugno).

Il racconto di un figlio che crescerà lontano dalla sua terra natia, in Veneto, luogo che non gli darà mai un pieno senso di appartenenza. “Albania casa mia” è anche la storia di un padre, dei sacrifici fatti, dei pericoli corsi per evitare di crescere suo figlio nella miseria di uno Stato che non esiste più. È anche la storia del suo grande amore nei confronti della propria terra, di grande patriottismo, di elevazione di alcuni valori che in Italia non esistono più. Una narrazione che unirà ironia e drammaticità.

Il secondo appuntamento con la serenata sarà sabato 17 giugno in piazza Sforzini (quartiere Ardenza) e stavolta dedicata alle canzoni italiane e napoletane con Tiziano Barontini, tenore e Anna Cognetta al pianoforte. Insieme restituiranno le armonie melodiose, le storie d’amore, di passione e di vita quotidiana che parano del nostro paese.

Il programma prevede:

Gaetano Donizetti Me voglío fa ‘na casa
Salvatore Cardillo Core ‘ngrato
Alfredo Mazzucchi/Eduardo Di Capua O sole mio
Giuseppe Turco/Luigi Denza Funiculì funiculà
Vincenzo Russo I te vurria vasà
Ernesto De Curtis Torna a Surriento
Salvatore Di Giacomo Marechiare
Rodolfo Falvo/Enzo Fusco Dicitencello vuje
Carlo Pierangeli Tu che m’haí preso il cor
Ernesto De Curtis Non ti scordar di me
Ruggero Leoncavallo Mattinata

Anche in questa occasione, un’ora prima della serenata è prevista la visita alla scoperta del quartiere con Fabrizio Ottone.

Un’altra storia vera sarà al centro dello spettacolo di domenica 18 giugno al quartiere Stazione nel Cortile di via Pannocchia. L’attrice Sara Bevilacqua porta in scena “Stoc ddò‘” che in salentino vuol dire “Io sto qua”.

Michele Fazio non ha ancora compiuto sedici anni quando viene colpito per errore durante un regolamento di conti tra clan rivali. La vita di Lella, da quella sera, muta radicalmente direzione. Giorno dopo giorno, con la sola presenza di madre ferita, impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle il silenzio: io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: “Stoc ddò”. Da dove, Lella, ha tratto la forza per combattere una guerra che non l’ha mai vista abbassare lo sguardo? Dall’esempio di sua mamma, cumma’ Nenette, donna determinata nell’educare i figli alla sostanza delle cose. Dal sostegno del marito Pinuccio, della famiglia e della gente del quartiere. Ma, soprattutto, dal dialogo mai interrotto con Michele, il garzone allegro, l’angelo di Bari Vecchia. Un dialogo, quello con suo figlio, che nessuno ostacolo riuscirà mai a impedire, nemmeno la morte.

Fabrizio Brandi torna sul palco con il suo “Corea – Una questione di gemoetrie“, venerdì 23 giugno nel quartiere Corea in piazza Saragat. In collaborazione con il Festival Geometrie Esistenziali che si è tenuto nelle scorse settimane e per il centenario della nascita di Don Alfredo Nesi.

Lo spettacolo, in collaborazione con Enrico Pompeo, è una storia di periferia, di un quartiere costruito con le macerie della guerra su un triangolo di terra, tra la raffineria petrolifera, la via Aurelia, e il cimitero. Il quartiere Corea di Livorno, una delle tante Coree esistenti in Italia. Costruito senza una vera e propria identità, se non quella di una comunità e dei suoi personaggi che lo hanno attraversato dal dopoguerra ad oggi, dai suoi abitanti a Don Alfredo Nesi, prete fiorentino, amico inseparabile di Don Lorenzo Milani, che nel quartiere fonda il Villaggio Scolastico, cercando di tracciare per sempre nuove geometrie esistenziali. Un racconto corale di grande impatto emotivo, realizzato attraverso le interviste fatte agli abitanti del quartiere Corea, e ai protagonisti dell’esperienza sperimentale educativa, che portò alla ribalta nazionale il quartiere, mettendo al centro la Scuola come motore di riscatto sociale. Prodotto dall’Associazione Nesi Corea con il sostegno del Comune di Livorno.

Fabrizio Brandi. Foto: C. Foschi

Terzo appuntamento con le serenate, stavolta nel quartiere Venezia in via dei Pescatori con “Arie da musical“. Con la soprano Rebecca Pieri e al pianoforte Anna Cognetta. Serata dedicata al fascino del musical, un genere la cui esistenza si lega indissolubilmente alla storia del Cinema.

I programma prevede:

Carousel, Wilkommen (R. Rodgers)
My Fair Lady, I Could Have Danced All Night (F. Loewe)
Cats, Memory (A.L. Webber)
The Lion King, Can You Feel The Love Tonlght (E. John, T. Rice) planoforte
West Side Story, I Feel Pretty (L. Bernstein)
The Wizard Of Oz, Somewhere Over The Rainbow (H. Arlen)
The Phantom Of The Opera, Ouverture da The Phantom Of The Opera (A. L. VWebber) pianoforte
The Phantom Of The Opera, Think Of Me (A. L. Webber)
Les Miserables, I Dreamed A Dream (C. Schönberg)
New York New York, Theme from New York New York (J. Kander/F. Ebb)
My Fair Lady, Ouverture da My Fair Lady (F. Loewe) pianoforte
A Little Night Music, Send In The Clowns (S. Sondheim).

Rebecca Pieri

A chiudere il 25 giugno sarà Arianna Scommegna già ospite di Scenari di Quartiere nel 2021 e che molti livornesi hanno potuto apprezzare nei panni dell’infermiera Annie Wilkes nella versione teatrale di “Misery non deve morire” tratta dal libro i Stephen King e andata in scena al Teatro Goldoni a dicembre. Scommegna sarà al Pontino in via Castelli con “Potevo essere io“.

Il racconto di una bambina e un bambino che diventano grandi partendo dallo stesso cortile. Due partenze, stessi presupposti. Ma finali diversi. E in mezzo la vita. Chi racconta, Arianna Scommegna, è quella bambina: che cerca di capire insieme allo spettatore, cosa sono state queste due storie, perché e come, e se si sono veramente differenziate, o sono state solo due modi di vivere lo stesso sconcerto. Un allestimento scarno, le parole, pochi oggetti: il minimo indispensabile per una frontalità assunta, senza mediazioni.

Arianna Scommegna

Cene di quartiere

Ad arricchire questa edizione ci saranno anche le cene di quartiere organizzate da Arci Livorno: si terranno l’11 giugno a Salviano, il 26 giugno alla Guglia al Circolo Divo Demi, il 18 al quartiere Stazione, il 23 in Corea al Circolo Zanni Nadea e al Pontino. Per partecipare è necessaria la prenotazione. I contatti saranno resi noti al più presto.

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