Coppa Barontini: una giornata dedicata all’antifascismo e in Fortezza Nuova c’è il monologo sui fratelli Gigli

Il 6 giugno anche un incontro dedicato alla storia di Ilio Barontini

Alessia Cespuglio al Teatro Goldoni per la prima dello spettacolo. Foto: Glauco Fallani
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Pubblicato ore 16:25

  • di Valeria Cappelletti

LIVORNO – Una giornata dedicata ai temi dell’antifascismo a Livorno che si lega alle iniziative della Coppa Barontini e che apre la stagione estiva della Fortezza Nuova.

Il 6 giugno, in Fortezza Nuova, sarà dedicato alla storia di Ilio Barontini e a quella dei fratelli Gigli, attraverso una serie di iniziative che culmineranno, la sera, nella rappresentazione dello spettacolo “1922. Perché non dobbiamo aprire? Siamo gente per bene” che ha debuttato al Teatro Goldoni questo inverno con notevole successo di pubblico e critica (leggi qui la recensione).

Un momento dello spettacolo al Goldoni

Lo spettacolo, che ha come protagonista Alessia Cespuglio, è nato dalla collaborazione dell’attrice livornese con la So.Crem (Società per la Cremazione di Livorno) iniziata nel 2021, e si collega alle celebrazioni per i 140 anni della Società che si sono tenute lo scorso anno e al ricordo dei cento anni dalla cremazione dei due fratelli Gigli.

“Sulla storia dei fratelli Gigli c’era davvero molto poco – ha detto Cespuglio – per questo devo ringraziare moltissimo la famiglia perché mi ha aiutato nella ricostruzione. Mi sono interrogata molto sulla chiave per narrare questa storia. Quando poi lo scorso anno è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina, mia figlia Irma ha cominciato a chiedermi cosa ci sarebbe successo e non è stato semplice rispondere. Mentre cercavo le parole per rispondere a mia figlia, ho trovato quelle per raccontare questa storia, attraverso gli occhi di una ragazzina, Irma, che porta lo stesso nome di mia figlia ed è poi la protagonista del monologo”. Alessia Cespuglio ha poi sottolineato che sta già lavorando alla stesura di un nuovo progetto sempre legato alla storia dell’antifascismo a Livorno su richiesta di So.Crem.

Irma Pepper Commone e Alessia Cespuglio

“Ho pensato che l’antifascismo è una pratica – ha proseguito Cespuglio – una pratica che non può spegnersi e accendersi in occasione di omaggi o manifestazioni, si deve promuovere costantemente, è un sentire politico e civile che deve guidarci sempre. Quello del 6 giugno è un evento composito che indaga più aspetti di quella che è la ferita incurabile della famiglia Gigli. Fare teatro significa esporre le proprie ferite e dare un senso al dolore, il dolore non va solo allontanato, va elaborato e la comunità, la collettività artistica, politica e civile è fondamentale che venga vissuta insieme come una esperienza, e questa esperienza di fare accogliere alle persone le proprie ferite magari non le sanerà ma le renderà meno dolorose, meno feroci”.

Le iniziative sono state realizzate in memoria di Mauro Nocchi indimenticabile voce della Coppa Barontini e Renato Tedeschi, fondatore della Coppa Barontini.

“La Coppa – ha detto Monica Bellandi, presidente del Comitato – non è solo la gara remiera seppure affasciante, ma si caratterizza anche per tutta una serie di iniziative collaterali alle quali teniamo molto e che vogliono contribuire alla memoria storica della città, coinvolgendo soprattutto i giovani. Intendiamo creare occasioni culturali e artistiche, in cui si rifletta sui valori e sui diritti, sulla tolleranza e cercando di rendere più attuale la figura e il messaggio di Ilio Barontini che negli anni possono essersi un po’ affievoliti”. Ricordiamo che la Coppa si svolgerà il 17 giugno.

Alla presentazione delle varie iniziative del 6 giugno c’erano anche l’assessore alla cultura Simone Lenzi, Fabrizio Zannotti di CGIL Livorno e Giampaolo Berti, presidente So.Crem.

Lenzi, Cespuglio, Bellandi, Zannotti, Berti

Il programma

Le iniziative partiranno alle ore 18 nella Sala degli Archi della Fortezza Nuova con il convegno “L’eredità di Barontini” presentato dal Comitato Coppa Barontini. Interverranno: Fabio Baldassarri autore del libro e politico, Claudio Seriacopi e Catia Sonetti di Istoreco, Lenny Bottai presidente dell’Associazione Culturale Ilio Barontini, Andrea Bartolozzi nipote di Ilio Barontini, Enrico Mannari storico – centro studi LUISS e Simone Lenzi assessore Cultura. Modera il giornalista Mauro Zucchelli. Ingresso libero.

Si prosegue alle ore 19.15, sempre nella Sala degli Archi, con la presentazione della pubblicazione del monologo “1922. Perché non dobbiamo aprire? Siamo gente per bene” di Alessia Cespuglio. Edito da Vittoria Iguazu Editora. Dopo i saluti di Giampaolo Berti presidente di So.Crem. Interverranno l’autrice, Simone Lenzi ed Emanuele Gamba direttore artistico del Teatro Goldoni. Ingresso libero.

Alessia Cespuglio presenta la pubblicazione

A seguire alle ore 21.15 nel palco grande della Fortezza Nuova verrà rappresentato lo spettacolo che narra dei fratelli Gigli, giovani livornesi uccisi dai fascisti il 2 agosto del 1922. Con la partecipazione di Gaetano Ventriglia e Irma Pepper Commone. E con: Elena Mellino, Filippo Ceccarini, Coro Rodolfo del Corona, Coro Garibaldi D’Assalto, Coro SpingTime e Monday Girls, Coro Anpi Partigiano della Bassa Val di Cecina e ADDA. Collaborazione alla regia di Francesco Niccolini.

Ingresso per lo spettacolo a pagamento: 12 euro intero, ridotto 10 euro.
Per informazioni e prevendita on line clicca qui  o tramite WhatsApp al 3420352386 o per e.mail: info@nuovoteatrodellecommedie.it.

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