Da Extra Factory il reportage fotografico su Russia e Ucraina di Pier Paolo Patti

Un racconto di quello che era il territorio prima della rottura tra i due paesi

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Pubblicato ore 12:00

LIVORNO – Una mostra che raccoglie un reportage realizzato qualche mese prima dell’inizio della Rivoluzione Ucraina del 2014 e che restituisce una fotografia di quello che era il territorio prima della rottura ideologica tra Russia e Ucraina. È “Jevromajdan” il reportage su Ucraina e Russia del fotografo Pier Paolo Patti. L’inaugurazione negli spazi di Extra Factory è giovedì 1 giugno alle ore 18.30 in via della Pina d’Oro, 2 (angolo piazza della Repubblica).

“Nell’agosto del 2013 io e l’amico artista Ciro Vitale fummo invitati a partecipare alla Biennale di Shiryaevo in Russia, che decidemmo di raggiungere in auto sia per avere la possibilità di portare con noi tutto ciò che ci serviva sia per affrontare un viaggio che fosse esso stesso parte di questa esperienza artistica. Siamo passati per Kiev, per il Dombass, per Odessa e per tutti quei territori che adesso tutti conosciamo per le cronache belliche che ci giungono. Molti di questi luoghi oggi sono sfigurati, molte città e villaggi distrutti. Un modo per riflettere sul tema del conflitto ucraino attraverso le immagini di un viaggio fatto dieci anni fa, da cui tutto è partito per arrivare poi, attraverso le conseguenze che conosciamo, chissà dove. Ad accompagnare l’esposizione ci sarà un video realizzato al ritorno dal nostro viaggio, montato in stop motion mettendo in sequenza più di mille fotografie quasi interamente scattate dall’auto, una soggettiva di ciò che abbiamo visto attraverso l’occhio della nostra macchina fotografica. Le stampe saranno contrassegnate mediante posizione geografica così da poter “ricostruire” una mappa e confrontare i luoghi ritratti in mostra”.

Alcune note sulla parola Jevromajdan

Euromaidan” è una parola macedonia costituita dalle parole “Euro” inteso come abbreviazione di Europa, e Maidan, in riferimento alla piazza dell’Indipendenza la piazza principale di Kiev dove si concentrarono le
proteste iniziali. Il movimento venne nominato in base all’hashtag #euromaidan utilizzato inizialmente sui social network per organizzare le proteste. Ben presto, sui media internazionali, la manifestazione divenne
popolare con questo nome. Durante le proteste la parola “Maidan” (piazza) giunse a indicare di per sé l’attività politica in pubblico. Gli eventi dell’Euromaidan sono conosciuti anche con il nome di Eurorivoluzione o “Rivoluzione della dignità”.

La mostra è visitabile tutti i giorni da giovedì 1 a mercoledì 14 giugno 2023 (domenica e martedì giorni di chiusura) con orario 10.00 – 13.00 e 18.00 – 20.00.
Ulteriori informazioni: info@extrafactory.it.

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