
Pubblicato ore 12:00
LIVORNO – Il pensiero della filosofa Hannah Arendt sarà il tema che verrà affrontato oggi, 20 aprile alle ore 21,15, nell’ambito del “Giardino filosofico” con Lamberto Giannini. L’appuntamento è all’ex cinema Aurora.
Saranno due le opere su cui si concentrerà l’incontro: “La banalità del male” e “Le origini del totalitarismo“, i due lavori più importanti della filosofa.
“La banalità del male” è la cronaca del processo a Eichmann che si è svolto a Gerusalemme tra il 1960/62. In questo libro la filosofa traccia il profilo di un male banale, un male assoluto che può essere prodotto da un uomo insignificante e burocratico. Un libro che deve far riflettere su come la superficialità possa produrre le devastazioni peggiori
“Le origini del totalitarismo” traccia invece le differenze sostanziali tra i totalitarismi del 900 e i dispotismi precedenti. Un’opera controversa in quanto la filosofa trova una radice unica tra stalinismo e nazismo, mentre la maggior parte degli storici, anche statunitensi è propensa a vederne differenze sostanziali.
Giannini terrà una conferenza introduttiva, che servirà ad avviare un dibattito con il pubblico presente.
Incontri rivolti a tutti, sia appassionati che profani della materia.
Gli interessati possono mandare un messaggio WhatsApp che avrà valore di prenotazione al numero 3383764627. La conferenza si svolgerà al chiuso, necessario il green pass.
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