
Pubblicato ore 11:20
- di Simonetta Del Cittadino
LIVORNO – È andato in scena ieri, 29 gennaio, al Teatro Enzina Conte del Vertigo ”Senza Hitler” un testo fantapolitico di Carlo Erba, uno dei più prolifici drammaturghi italiani, i cui lavori sono molto rappresentati in Italia e all’estero.
Sulla scena la Compagnia degli Evasi con quattro bravi attori: Andrea Carli, Lucia Carrieri, Nicoletta Croxatto e Riccardo Avanzini. Il lavoro avrebbe potuto intitolarsi “Se non ci fosse stato Hitler….”, ma Hitler sfortunatamente c’è stato e i segni della sua mente malata e del suo delirio politico li conosciamo tutti. Ma Erba pone il suo antieroe in una dimensione parallela: il giovane Hitler ha qualche talento artistico e si iscrive all’Accademia di Arti figurative di Vienna e diventa un pittore, ma non è soddisfatto perché non gli viene riconosciuta la grande fama che lui pensa di meritare. Il suo delirio lo spinge a disegnare scene orrende, mucchi di cadaveri, massacri, esecuzioni sommarie che nessun gallerista, specialmente ebreo, vuole acquistare ed esporre. Hitler è arrabbiato e frustrato con la pittura moderna che ritiene degenerata, dove non c’è posto per le sue tele macabre e iperrealiste.
Ma la realtà è un’altra: siamo a Stoccolma negli anni ’50, l’Europa, uscita dal disastro della seconda guerra mondiale è una federazione che si sta ricompattando, i vecchi regimi dittatoriali stanno scomparendo per dar posto a un’unione tra pacifiche e democratiche nazioni. Hitler è ormai vecchio e malato ma il pittore mediocre si trasformerà in un pazzo assassino e compiendo il delitto finale asseconderà finalmente i suoi istinti omicidi e razziali.
Il lavoro, di forte impatto emotivo, non lascia requie al pubblico che segue con ansia il dipanarsi della vicenda surreale ma autentica perché tocca l’animo degli spettatori consci ahimé che la realtà è stata ben altra e quel pittore mediocre è stato responsabile di sei milioni di morti.
La regia efficace di Alessandro Vanello ha dato alla pièce il ritmo incalzante necessario per seguire la terribile escalation del protagonista, il bravissimo Andrea Carli, il pazzo pittore frustrato che ha dato voce ed espressione a un Hitler spietato fino al suo folle gesto finale.
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