“Meya Meya Festival”: in Goldonetta energia, colori e tanta voglia di ballare

Quarta edizione dell'evento organizzato da Nada Al Basha

Un momento dello spettacolo. Foto: Glauco Fallani
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Pubblicato ore 12:00

  • di Glauco Fallani

LIVORNO – Spettacolo altamente suggestivo ieri sera, 27 maggio, sul palcoscenico di “La Goldonetta” di Livorno. Nell’ambito della tre giorni di eventi per la quarta edizione del Meya Meya Festival è andato in scena “Egyptian & Arab Dance Show – Meya Meya Gala”.

Di fronte a un nutrito pubblico si è dipanato uno spettacolo interessante e ricco di protagonisti di assoluto valore: da Karim Nagi, artista poliedrico di origine egiziana attivo sulla scena internazionale e in particolare negli Stati Uniti, dove vive e risiede, ad Azad Kaan, riferimento assoluto della danza orientale in Turchia, fino ad arrivare a colei che è stata meritatamente definita la regina della danza popolare egiziana: Hoda Ibrahim. Anche la stessa organizzatrice del Festival Nada Al Basha, formatrice, danzatrice e coreografa italo-egiziana, ha allietato i presenti esibendosi sul palco.

A rendere tutto più affascinante gli abiti sfoggiati dai danzatori e dalle danzatrici, con i loro colori sgargianti e i veli che giravano vorticosamente nell’aria.

Scopo della tre giorni, promossa da CeSDI Aps (Centro Servizi donne immigrate) e scuola Karabà, è stato quello di promuovere, attraverso la danza orientale, la conoscenza dell’area del Mediterraneo comprendente il Medio Oriente, il Nord Africa, la Grecia e la Turchia nonché l’integrazione culturale e la promozione dei diritti.

“Attraverso la danza orientale – aveva fatto sapere Nada Al Basha, organizzatrice dell’evento in una recente presentazione – ci poniamo l’intento di valorizzare la ricchezza del Mediterraneo che, come ci insegna la storia, è sempre stata quella di un mare che porta i popoli a incontrarsi”.

L’edizione 2023 del Festival Meya Meya ha scelto ancora una volta di puntare sulla nostra città, la civilissima Livorno che, a partire dalle celebri leggi “Livornine” emanate da Ferdinando I de’ Medici tra 1591 e 1593, ha potuto fregiarsi di una storia più e più volte intrisa di esemplari passaggi di integrazione.

Un bello spettacolo insomma, a tratti sorprendente. Il numeroso pubblico è rimasto soddisfatto? A giudicare dagli applausi, dalla partecipazione (alcuni ballerini hanno addirittura ballato in mezzo alla platea coinvolgendo non pochi tra i presenti) e dai commenti entusiasti, direi proprio di sì.

Il festival prosegue anche oggi, alle ore 17.45, al Palazzo dei Portuali si terrà la conferenza dal titolo “Dialogo e confronto tra civiltà e culture diverse nel Mediterraneo” a cura del professor Ahmed Habouss, già docente dell’Università “L’Orientale” di Napoli e presidente OSIM (Osservatorio Studi Internazionali sul Mediterraneo). Dopo l’introduzione di Shahrazad Al Basha, modererà il dibattito il dottor Lorenzo Bacci.

Le foto dello spettacolo sono di Glauco Fallani

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