Robert Doisneau al Lucca Center of Contemporary

Una selezione tra i suoi scatti più celebri

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LUCCA- E’ tra la  gente che Robert Doisneau rivolge la sua attenzione, ai bambini che giocano e alle coppie che si baciano incuranti dei passanti,  immagini quotidiane che il Lu.C.C.A. Lucca Center of Contemporary Art dedica la mostra  curata da Maurizio Vanni e organizzata in collaborazione con l’ Atelier Robert Doisneau e MVIVA. La mostra vede un percorso che si sviluppa attraverso 80 immagini in bianco e nero. Una selezione tra i suoi scatti più celebri, tra cui Le Baiser de l’Hotel de ville del 1950, esposta nel museo lucchese dall’ 8 luglio al 12 novembre 2017.

Tutto  nelle foto risulta dinamico e lento, passato e presente, triste e ironico, evocativo e commuovente, evocativo e premonitore, luminoso e offuscato, perfetto nella sua imperfezione. Robert Doisneau racconta la storia vera di Parigi, quella dei sobborghi e delle periferie, quella dei personaggi più umili e veri, e quella dei baci rubati o estorti con dolcezza. Nelle sue foto il luogo non è mai una semplice ambientazione, ma dialoga sempre con le figure, anche quando non è a fuoco: la città si manifesta in tutto il suo splendore anche quando prende consistenza attraverso il contrasto tra luci e ombrellî.

Tutta la carriera di Doisneau potrebbe essere riassunta da un tempo verbale che è, al tempo stesso, aggettivo connotativo. Qualcosa che ha a che fare con un passato progressivo e dinamico, impreciso e nostalgico. La sua non è una ricerca a ritroso nel tempo, ma il desiderio di immortalare scene che potrebbero non avere tempo nel loro svilupparsi in uno spazio certo.

Per chiudere con una frase significativa  dell’autore “Noi ammiriamo il bello, ma ci affezioniamo a qualcosa che ci stordisce per vigore e forza espressiva. Il perfetto si sublima nell’imperfetto perchè la nostra attenzione si focalizza sulle emozioni e sulle gestualià.” Il fotografo forse ha scoperto il segreto della vita rincorrendo la  umana nelle sue bellissime difformità e imperfezioni

A cura della redazione

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