
Pubblicato ore 14:00
- di Patrizia Caporali
LIGURIA – Assurdo pensare che il mare sia bello soltanto in estate! Quando le spiagge si svuotano e il sole perde quella intensa luminosità, il mare continua a sedurre con spettacoli straordinari, specialmente se sappiamo scegliere località particolari come la Liguria sa offrire.
Qui, al centro di una insenatura affacciata sul Golfo dei Poeti, c’è Lerici, un piccolo borgo che incanta, un vero gioiello incastonato in una baia e sviluppato attorno allo spettacolare castello, costruito a picco sul mare.
La sua storia risale a un passato così lontano che non è facile conoscere con precisione all’anno della sua origine, anche se l’antico nome, di probabile derivazione greca, portus íliycis, porto trioano, spinge a fantasticare che la sua fondazione sia dovuta a un gruppo di esuli della guerra di Troia.
Certo è che nel VII sec. a.C. si insediano gli Etruschi nel Golfo e Lerici, contesa da romani e liguri, nel Medioevo comincia ad acquistare sempre maggiore importanza come porto commerciale per le merci che arrivavano via mare; occupata quindi dai pisani, viene presto riconquistata da Genova.
Citato da Dante nel terzo canto del Purgatorio, il borgo è da sempre meta privilegiata di artisti, pittori e scrittori che si fermano qui conquistati dal fascino un po’ decadente della Riviera di Levante e dalla singolare bellezza delle sue spiagge dorate, dalle ville immerse nel verde, da quel maestoso Castello oggi sede del Museo Geopaleontologico, ma che nel passato vigilava sul mare e sugli eventuali attacchi dei pirati.
Bellissimo, imponente, strategico, il Castello di San Giorgio viene costruito nel XII secolo, ma nel tempo subisce numerose trasformazioni per giungere quasi intatto fino ad oggi, con la sua torre pentagonale, con quelle solide stanze in pietre ligure, con quelle celle che hanno “alloggiato” detenuti molto importanti e, come tutti i castelli degni di rispetto, con il suo buon fantasma che di notte si aggira tra le sale fredde e vuote.
È lo spirito di Maddalena di Carlo, detta Madì, una donna con un difficile passato di staffetta partigiana che per vent’anni, fino alla metà degli anni ’70, ha abitato e ospitato qui tanti viandanti giunti in Liguria per caso o anche per conoscere lei che con grande umanità si prendeva cura degli altri. Una donna forte e libera che chi ha conosciuto non ha dimenticato, una donna che non si è mai allontanata e sembra non voglia lasciare il suo castello nemmeno ora.
E se giungere fino al Castello è sicuramente un’esperienza, visitarlo diventa una scoperta, ma esplorare le terrazze significa vivere sensazioni indimenticabili, quando il panorama del Golfo dei Poeti si apre magicamente sotto gli occhi dei visitatori.
Passeggiare tra caruggi e scalinate nel tessuto più antico del paese per scoprire la seicentesca Chiesa di S. Francesco, l’imponente campanile del piccolo Oratorio di San Rocco e il Santuario della Madonna di Maralunga, senza dimenticare le eleganti residenze come Villa Pernigotti, Ca’ Doria, Ca’ Rugia, Villa Magni e numerose altre disseminate su questo angolo di paradiso.
È bello perdersi in questo delizioso borgo dove tutto sembra rimasto come una volta, dove tradizioni religiose e testimonianze storico-artistiche convivono con la popolarità di centro balneare attrezzato e moderno, a dimostrazione che passato e presente possono ancora rappresentare un importante, armonico connubio .
La bellezza delle verdi colline, le insenature pittoresche, i paesaggi suggestivi e quel clima mite in ogni periodo dell’anno, fanno di Lericila meta ideale per lunghi periodi, ma anche per brevi, rilassanti soggiorni.
© Vietata la riproduzione
Lascia un commento