La leggenda del Cristo Velato e del sudario che lo ricopre

Una vera perla dell'arte barocca

cristo velato
Il velo che ricopre il Cristo
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  • di Patrizia Caporali:

NAPOLI – Passeggiare per Napoli, sentirne pulsare l’anima e sentirsi pervasi da mille emozioni diverse. Passeggiare e, tra tante meraviglie, entrare nella Cappella Sansevero per scoprire da vicino il Cristo Velato, una delle opere più famose e suggestive di tutto il panorama scultoreo mondiale. Un capolavoro, una vera perla dell’arte barocca, un virtuosismo del giovane artista napoletano, Giuseppe Sanmartino che, incaricato nel 1753 da Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, realizzò una statua di marmo scolpita a grandezza naturale, coperta da un sudario trasparente ricavato dallo stesso blocco della statua.

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La Cappella di Sansevero

È il corpo di Nostro Signore Gesù Cristo trasfigurato dalla morte, adagiato su un giaciglio, il capo su una coppia di cuscini, ai suoi piedi gli strumenti del martirio: chiodi e corona di spine. Un’opera perfetta, incredibilmente affascinante che, solo osservandola, fa nascere mille interrogativi. Primo fra tutti la trasparenza del sudario che non fa certo pensare alla freddezza, alla durezza del marmo con cui è scolpito ma, al contrario, appare lieve e delicato come la seta. E la sensazione è così intensa che sembra dare credito all’incredibile leggenda del velo gettato sulla scultura a lavoro terminato e solo successivamente prodigiosamente marmorizzato, grazie ai poteri esoterici di Raimondo di Sangro.

Il principe di Sansevero, uomo di grande cultura ed eccentricità, infatti, dicono fosse capace di alterare la natura stessa dei metalli e delle sostanze; così, trovandoci davanti a un vero gioiello, è anche possibile capire come si siano create tante fantasiose congetture. La realtà, tuttavia, è ben lontana dal tono leggendario che indubbiamente ne ha accresciuto il fascino. I documenti dell’epoca e un’analisi accurata confermano che il Cristo Velato è un’opera interamente in marmo, ricavata da un unico blocco di pietra e uscita dal prodigioso scalpello di Giuseppe Sanmartino.

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La statua a grandezza naturale

Stupefacente! Addirittura il grande Antonio Canova affermò che avrebbe felicemente donato dieci anni della propria vita pur di poter vantare la paternità di questa straordinaria scultura. Ma la storia del velo continua nel tempo. Alimentata dalla fluida trasparenza di quel sudario che fa intravedere ogni vena, ogni muscolo di Cristo, accresciuta dalle conoscenze alchemiche del principe di Sansevero che in ogni occasione bramava incuriosire, meravigliare. Impensabile, ammirandola, non rimanere estasiati dalla forza magnetica che si sprigiona dal Cristo Velato, impossibile non essere attratti dalla magia del luogo, difficile uscire dalla Cappella Sansevero senza aver provato emozioni così forti da conservarne un ricordo indimenticabile.

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