Gubbio e l’albero di Natale alto 750 metri

Venne acceso per la prima volta nel 1981

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Il grande albero sulle pendici del Monte Ingino
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Pubblicato ore 12:00

  • di Patrizia Caporali

È il 1981 quando Gubbio, famosa in tutto mondo per essere un centro medievale di grande fascino, accende per la prima volta l’albero luminoso che si staglia sulle pendici del Monte Ingino, alle spalle della città.

Alto 750 metri, con una base di 450 metri, è una realizzazione complessa che richiede notevoli risorse, capacità organizzative e forte spirito di squadra perché, già nel mese di settembre iniziano i lavori da parte degli alberaioli, i volontari del Comitato, spinti unicamente dal desiderio di offrire un incantesimo che si ripete, anno dopo anno, per abitanti e turisti.

Un totale di circa 800 luci che ne comprende 200 per formare la stella cometa, oltre 300 per disegnare la sagoma dell’albero e altrettante multicolori presenti all’interno della figura; tante luci, sapientemente disposte con oltre diciannove chilometri di cavi elettrici, che vanno a terminare con quell’enorme stella di 1000 mq che cambia colore passando dal bianco, al crema al celeste, situata a ridosso della Basilica di Sant’Ubaldo, santo protettore della città.

Così Gubbio, costruita in blocchi di calcare dello stesso colore tanto da essere chiamata città grigia, o anche la città dei matti per il carattere imprevedibile dei suoi abitanti, con le sue mura, le vie collegate da gradoni, i palazzi con i merli, ha conservato intatto quello spirito medioevale, che continua a dare l’impressione di essere tornati indietro di secoli.

Una cittadina piccola e affascinante, dove passeggiare tra stupende architetture medioevali come la Chiesa di San Francesco, il Duomo, il Palazzo dei Consoli, il Palazzo Pretorio, il rinascimentale Palazzo Ducale, per arrivare fino alla Fontana dei Matti e qui, correndo intorno ad essa per tre giri, si può facilmente ottenere la spassosa Patente da Matto.

Un luogo magico che nella sera del 7 dicembre accende nuove emozioni con il bellissimo Albero di Natale, simbolo universale di pace e fratellanza tra i popoli, che ogni giorno viene illuminato dal tramonto fino all’una di notte, per essere spento solo dopo l’Epifania.

Una grande manifestazione che da sempre ha visto la partecipazione di sbandieratori, figuranti del corteo storico, musici di Gubbio e si è arricchita invitando nel giorno dell’accensione un personaggio del mondo delle istituzioni, della cultura, della scienza, del volontariato o addirittura i due pontefici Benedetto XVI e Francesco.

Purtroppo in questo anno, a causa dell’emergenza sanitaria, non c’è stata nessuna cerimonia pubblica, né ci sono stati gli altri tradizionali appuntamenti in città, ma l’albero di Natale più grande del mondo non lascia mai indifferenti. Anche in diretta online è riuscito a entusiasmare, a rafforzare valori più profondi, a far affiorare sentimenti e sensazioni forse offuscati dalla faticosa quotidianità che ci ha duramente colpiti nell’ultimo periodo.

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