
ROMA – Arriva il collettivo Ostkreuz negli spazi espositivi del Museo di Roma in Trastevere. Da ieri 24 giugno fino al 17 settembre i locali ospiteranno la mostra dell’agenzia fotografica tedesca. Il collettivo è tra i più rinomati di tutta la Germania. Dei suoi membri, molti sono stati pluripremiati e le loro foto hanno fatto il giro del mondo. La Ostkreuz è diventata uno tra i più importanti forum della fotografia che sviluppa mostre tematiche sui temi socialmente più sentiti e ospita vivaci dibattiti sul futuro di questo linguaggio giornalistico e artistico. Oltre 250 fotografie di 22 fotografi, dai lavori immediatamente successivi il crollo del Muro fino ai giorni nostri. La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale- Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, servizi museali di Zètema Progetto Cultura e Goethe-Institut.
Il Collettivo nacque nella primavera del 1990, sette fotografi di Berlino est si incontrarono al Café du Marché a Parigi, il Muro è caduto da poco e, nella Germania ancora divisa, nessuno sapeva ancora immaginare l’evolversi degli eventi. I fotografi si trovavano in città su invito di Mitterrand per partecipare a una mostra che riuniva i maggiori artisti della Repubblica Democratica Tedesca, tra loro Sibylle Bergemann, Harald Hauswald, Ute Mahler e Werner Mahler. In mente avevano l’esempio della Magnum Photos, una delle più importanti agenzia fotografiche al mondo, di cui conoscevano alcuni membri e decisero di fondarne una propria. La chiamarono Ostkreuz, usando il nome di una stazione della ferrovia metropolitana che collega la parte est di Berlino con l’intera città, un modo per connotare la loro attività che, partendo da est, poteva finalmente svolgersi in tutte le direzioni.
La mostra si caratterizza per una sezione specifica dedicata allo sguardo dei fotografi sul mondo: dal reportage sulla cultura heavy metal al ritratto della Corte internazionale di giustizia, passando per eventi storici come la Primavera di Praga o la rivoluzione in Egitto. Le 250 immagini in mostra offrono un panorama completo, variegato e, a volte, distaccato sulla Germania e Berlino, uno sguardo che stimola sempre nuove riflessioni e discussioni, come sostiene Gabriele Kreuter-Lenz, direttrice generale del Goethe-Institut in Italia, confermando il grande interesse e il fascino particolare che le immagini della Germania di epoche diverse hanno sempre suscitato soprattutto nei giovani.
Nel complesso, le foto in mostra riproducono un variopinto mosaico di stili e approcci differenti, spesso caratteristici del periodo in cui sono nate, e per questo sono rappresentative dello sviluppo della fotografia nell’ultimo quarto di secolo a Berlino e in Germania, ma anche oltre questi confini geografici.
A cura della redazione
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