
PISA – Un’opera maestosa, un percorso che racconta la storia e l’antico splendore della Repubblica Marinara. Siamo sulle mura medievali di Pisa, simbolo di potenza militare, politica ed economica. Dopo un progetto di recupero mirato a lunghi percorsi ciclo-pedonali, già da alcuni mesi, un nuovo camminamento in quota, permette una vista mozzafiato sulla parte a nord dell’Arno, fermandosi subito dopo Piazza dei Miracoli. Certo non è stato facile completare il lavoro; alcuni tratti delle mura, infatti, vicinissimi a giardini e abitazioni e occasione di curiosità per i visitatori, hanno suscitato ripetute contestazioni dei residenti, risolte poi con il posizionamento di paratie.

Un percorso lungo 3100 metri, ampio 2,20 metri, è percorribile in entrambe le direzioni. Non esiste un punto di inizio o una fine, il percorso può partire da qualsiasi ingresso, passa sopra quattro antiche porte di accesso alla città: Porta Nuova, Porta a Lucca, Porta San Zeno e Porta Calcesana, incontrando torri e bastioni non ancora agibili. Quattro sono anche i punti di accesso, provvisti di scale e ascensori, la Torre di Legno, Piazza delle Gondole, la Torre Piezometrica e la Torre di Santa Maria (priva di supporto mobile) di cui il più spettacolare è senza dubbio quest’ultimo. Per avere un finale davvero straordinario, infatti, è preferibile terminare proprio con questo tratto che si apre sulle meraviglie di Piazza dei Miracoli; procedendo en plein air, comincia a delinearsi piano piano la Torre pendente e poi tutta la superba scenografia che le sta intorno con il Duomo, il Campanile, il Battistero.

Ma non solo questa incredibile piazza, considerata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, percorrendo le Mura è possibile vedere anche la torre della chiesa di San Torpè, il bellissimo quartiere di San Francesco, i giardini del complesso Marzotto, il bacino d’acqua di Piazza delle Gondole, approdo di barche che trasportavano merci e passeggeri fino a San Giuliano, con navigazione sul Canale Macinate, fatto costruire dal Granduca Cosimo I dei Medici. Una vista molto suggestiva, un percorso definito esaltante, addirittura da Vittorio Sgarbi, che si è complimentato con l’autore del recupero, l’architetto Marco Guerrazzi, proprio per la geniale intuizione della torre in legno, rispetto ai mille orrori perpetrati da tanti in altrettante occasioni architettoniche.
Così, passeggiando tra queste pietre che celebrano un passato indimenticabile, è facile abbracciare con lo sguardo tutte le bellezze nascoste di questa gloriosa Repubblica Marinara. La prospettiva è assolutamente inedita e ogni apertura al pubblico diventa un evento eccezionale, sempre più affollato dagli abitanti e dai turisti che abitualmente visitano la città.
Patrizia Caporali
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