
Pubblicato ore 17:30
- articolo di Valeria Cappelletti, foto di Glauco Fallani
LIVORNO – Scatenatissimo Edoardo Gabbriellini sul palco del Cinema 4 Mori per la presentazione del suo nuovo film (il quarto da regista): “Holiday“. Dopo la presentazione alla Festa di Roma, l’attore e regista livornese è stato ospite del FIPILI Horror Festival 2023 nel corso del quale è stato proiettato il film, in via del tutto eccezionale.
Capelli rasati e maglietta a maniche corte, Gabbriellini ha dialogato con la critica cinematografica Valentina d’Amico.
Il film racconta la storia di Veronica (Margherita Corradi) che a soli 18 anni viene accusata della morte della madre e del suo amante e che la porta a scontare due anni di carcere. Una volta uscita, dopo essere stata dichiarata innocente, si riaffaccia alla vita e grazie all’amica Giada affronta tutte le difficoltà di chi è appena uscita di prigione. Un’adolescenza interrotta, un mondo capovolto e la voglia di guardare al futuro.
“L’origine del film – ha spiegato Gabbriellini – sta nel fatto che un giorno vidi una foto di Erica Di Nardo e mi chiesi: si può essere colpevoli a quell’età? Ma non è ispirato a una storia vera – ha precisato – Mi auguro che il pubblico possa sospendere il giudizio morale sulla protagonista, si tratta di un’età di particolare fragilità. Ho cercato di tenere una distanza di osservazione che non permetta l’empatia da parte dello spettatore e di mettere in scena un linguaggio rubato direttamente a persone dell’età delle protagoniste”.
A interpretare le due giovani, sono le esordienti Margherita Corradi e Giorgia Frank: “Credo fermamente di aver trovato due diamanti grezzi” ha detto, mentre a produrre il film è stato Luca Guadagnino così come per il precedente “Padroni di casa”.
Il suo rapporto con la critica? Risponde con una battuta: “Non ce l’ho un rapporto con la critica, faccio un film ogni dieci anni – ride – Non leggo le critiche, ne sono terrorizzato. Mi tolgono il sonno. Mi faccio mandare quelle belle perché a quelle brutte mi verrebbe voglia di darli ragione”.
E su Paolo Virzì che lo ha portato al successo con il film “Ovosodo”? “Putroppo ci siamo persi di vista – ha detto – dopo tre film insieme, ma senza di lui non so proprio come sarebbe la mia vita oggi, allora non avevo idea di cosa volevo fare, se non lo avessi incontrato… potevo finire male”.
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