“A Christmas Carol”: verve, ironia e spunti di riflessione nel musical andato in scena al Teatro Goldoni

Sul palco una ventina di attori, protagonista Roberto Ciufoli

Roberto Ciufoli in "A Christmas Carol"
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Pubblicato ore 07:00

  • di Glauco Fallani

LIVORNO – Un altro bel musical, il primo per il nuovo anno, è andato in scena al Teatro Goldoni di Livorno. Si è trattato di “A Christmas Carol”, atteso spettacolo che, dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia, ha ripreso la tournée che lo sta portando in giro per tutto il “bel Paese”.

Nella storia natalizia per eccellenza, magica direi, uscita dalla straordinaria mente creativa del grande Charles Dickens il ruolo del ricco quanto avaro uomo d’affari Ebenezer Scrooge è stato interpretato dal bravo Roberto Ciufoli, attore e regista teatrale.

Ciufoli, dopo essersi fatto conoscere dal grande pubblico nella scorsa edizione di “L’Isola dei Famosi”, è dunque tornato al teatro portando in scena verve e grande ironia. Sul palco, accanto a lui si è visto un cast numerosissimo che si è dimostrato capace di far vivere la magia del Natale. Tra risate ed emozioni non sono mancati neanche spunti di riflessione su quanto una maggiore disponibilità verso il prossimo potrebbe cambiare e migliorare le nostre vite.

Del racconto di Dickens “Canto di Natale” sono state proposte in passato al grande pubblico anche molteplici proposte cinematografiche. Tra queste mi piace ricordare un autentico classico disneyano “Canto di Natale di Topolino”, dove il protagonista della storia, è interpretato da Paperon de’ Paperoni, il cui nome originale, Scrooge McDuck, rivela le origini del personaggio. Come è risaputo, infatti, il notissimo “papà” di De’ Paperoni Carl Barks si ispirò proprio all’Ebenezer Scrooge dickensiano per creare l’altrettanto celebre papero più ricco del mondo.

Ma torniamo al roboante grande spettacolo con regia e ricche coreografie (a tratti si sono contati sul palco tutti insieme una ventina di personaggi) di Fabrizio Angelini e le orecchiabili canzoni (cantate in italiano ed in diretta anche dal coro) di Alan Menken (autore di La Bella e la Bestia, La Sirenetta, Aladdin ecc.).

La vicenda? È la vigilia di Natale in una tetra Londra ottocentesca e tutti si accingono a festeggiare la ricorrenza. Al contrario di ogni altro Ebenezer Scrooge, tirchio ed avido anziano mal visto un po’ da tutti, non sopporta la festività. Tant’è che, chiusa di malavoglia la sua bottega, si reca solitario verso la propria dimora. Durante la notte riceve la visita di tre spiriti: quello del Natale Passato, quello del Natale Presente e quello del Natale Futuro, i quali, tra flashback e premonizioni, lo terrorizzano e fanno riflettere a tal punto da mutarne l’indole fino a lì meschina ed egoista. “Ogni stella nel blu ci doni la compassione” si sente risuonare sulla scena. Si tratta della svolta decisiva che condurrà attori e numeroso pubblico presente dritti verso il lieto fine: la mattina di Natale saranno, infatti, la carità e la fratellanza a farsi largo nel cuore del vecchio usuraio.

A Christmas Carol: Compagnia dell’Alba, Teatro Stabile d’Abruzzo, New Step.
Regia: Fabrizio Angelini.
Autore: Mike Ockrent, Lynn Ahrens, Alan Menken.
Versione italiana: Gianfranco Vergoni.
Scene: Gabriele Moreschi.
Costumi: Marcella Zappatore.
Direzione musicale: Moira Marrone.
Ebenezer Scrooge: Roberto Ciufoli.

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