Al via la 79esima Mostra del Cinema di Venezia: i film italiani

Consegnati i Leoni d'Oro a Catherine Deneuve (stasera) e a Paul Schrader

L'arrivo di Rocío Muñoz Morales che condurrà la pima serata. Credits: La Biennale di Venezia. Foto: ASAC PH Giorgio Zucchiatti
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Pubblicato ore 07:00

  • di Valeria Cappelletti

VENEZIA – Parte questa sera, 31 agosto, la 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia che proseguirà fino al 10 settembre. Sarà l’attrice e conduttrice Rocío Muñoz Morales a condurre le serate di apertura e di chiusura della manifestazione diretta da Alberto Barbera.

Leoni d’oro

Nel corso della kermesse saranno consegnati due Leoni d’Oro alla carriera: il primo, questa sera, all’attrice  Catherine Deneuve e il secondo il 3 settembre regista di “Il collezionista di carte”, “First Reformed”, “Il bacio della pantera” e “American Gigolo” e sceneggiatore di “Toro scatenato”, “Taxi Driver”, “Complesso di colpa” e “Yakuza”.

“È una gioia ricevere questo premio prestigioso alla Mostra di Venezia, che amo e conosco da molto tempo, da quando “Bella di giorno” di Luis Buñuel ha ricevuto a suo tempo il Leone d’oro – ha dichiarato Catherine Deneuve – È un onore inoltre essere stata scelta per questo omaggio dalla Mostra, perché mi ha accompagnato molto spesso per tanti film. Grazie. Con amicizia“.

Paul Schrader ha così commentato: “Sono profondamente onorato – ha dichiarato Paul Schrader, nell’accettare la proposta – Venezia è il mio Leone del cuore”.

I film italiani

Per quanto riguarda l’Italia sono cinque i film in concorso, andiamo a vederli insieme:

Il signore delle formiche” di Gianni Amelio con Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Leonardo Maltese, Sara Serraiocco (Italia 134’).

Alla fine degli anni Sessanta si celebrò a Roma un processo che fece scalpore. Il drammaturgo e poeta Aldo Braibanti fu condannano a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio, cioè di aver sottomesso alla sua volontà, in senso fisico e psicologico, un suo studente e amico da poco maggiorenne. Il ragazzo, per volere della famiglia, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto a una serie di devastanti elettroshock, perché ‘guarisse’ da quell’influsso ‘diabolico’. Alcuni anni dopo, il reato di plagio venne cancellato dal codice penale: un reato che in realtà fino ad allora era servito per mettere sotto accusa i ‘diversi’ di ogni genere, i fuorilegge della norma. Prendendo spunto da fatti realmente accaduti, il film racconta una storia a più voci, in cui, accanto all’imputato, prendono corpo i familiari e gli amici, gli accusatori e i sostenitori, e un’opinione pubblica per lo più distratta o indifferente. Solo un giornalista s’impegna a ricostruire la verità, affrontando sospetti e censure.

Luigi Lo Cascio in “Il Signore delle formiche”. Credits: Claudio Iannone.

L’immenistà” di Emanuele Crialese con Penélope Cruz, Luana Giuliani, Vincenzo Amato, Patrizio Francioni, Maria Chiara Goretti (Italia, Francia / 97’).

Roma, anni Settanta: un mondo sospeso tra quartieri in costruzione e varietà televisivi ancora in bianco e nero, conquiste sociali e modelli di famiglia ormai superati. Clara e Felice si sono appena trasferiti in un nuovo appartamento. Il loro matrimonio è finito: non si amano più, ma non riescono a lasciarsi. A tenerli uniti, soltanto i figli, su cui Clara riversa tutto il proprio desiderio di libertà. Adriana, la più grande, ha appena compiuto dodici anni ed è la testimone attentissima degli stati d’animo di Clara e delle tensioni crescenti tra i genitori. La ragazza rifiuta il suo nome, la sua identità, vuole convincere tutti di essere un maschio e questa ostinazione porta il già fragile equilibrio familiare a un punto di rottura. Mentre i bambini aspettano un segno che li guidi, che sia una voce dall’alto o una canzone in tv, intorno e dentro di loro tutto cambia.

Penelope Cruz in “L’immensità”. Credits: Angelo Turetta

Bones and all” di Luca Guadagnino con Taylor Russell, Timothée Chalamet, Mark Rylance, André Holland, Chloë Sevigny, Jessica Harper, David Gordon Green, Michael Stuhlbarg, Jake Horowitz (USA 130’).

Il primo amore sboccia tra Maren, una ragazza che sta imparando a sopravvivere ai margini della società, e Lee, un vagabondo dai sentimenti profondi. I due si incontrano e intraprendono un’odissea lunga mille miglia che li porterà attraverso le strade secondarie, i passaggi segreti e le botole dell’America di Ronald Reagan. A dispetto degli sforzi profusi, tutte le strade riconducono al loro terrificante passato e a un’ultima battaglia che determinerà se il loro amore potrà sopravvivere alla loro alterità.

Chiara” di Susanna Nicchiarelli con Margherita Mazzucco, Andrea Carpenzano, Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani, Luigi Lo Cascio (Italia, Belgio / 106’).

Assisi, 1211. Chiara ha diciotto anni, e una notte scappa dalla casa paterna per raggiungere il suo amico Francesco. Da quel momento la sua vita cambia per sempre. Non si piegherà alla violenza dei famigliari, e si opporrà persino al Papa: lotterà con tutto il suo carisma per sé e per le donne che si uniranno a lei, per vedere realizzato il suo sogno di libertà. La storia di una santa. La storia di una ragazza e della sua rivoluzione.

Margherita Mazzucco. Credits: Emanulea Scarpa 2022 Vivo film Tarantula

Monica” di Andrea Pallaoro con Trace Lysette, Patricia Clarkson, Adriana Barraza, Emily Browning, Joshua Close (USA, Italia 113′).

Monica torna a casa per la prima volta dopo una lunga assenza. Ritrovando sua madre e il resto della sua famiglia, da cui si era allontanata da adolescente, intraprende un percorso nel suo dolore e nelle sue paure, nei suoi bisogni e nei suoi desideri fino a scoprire dentro di sé la forza per guarire le ferite del proprio passato. Il ritratto intimo di una donna che esplora i temi universali dell’abbandono e dell’accettazione, del riscatto e del perdono.

Trace Lysette è “Monica”

Tra i film italiani fuori concorso c’è “Siccità” del regista livornese Paolo Virzì, con Silvio Orlando. Valerio Mastandrea, Elena Lietti, Tommaso Ragno, Claudia Pandolfi, Vinicio Marchioni, Monica Bellucci, Diego Ribon, Max Tortora, Emanuela Fanelli, Gabriel Montesi, Sara Serraiocco (Italia 124′).

A Roma non piove da tre anni e la mancanza d’acqua stravolge regole e abitudini. Nella città che muore di sete e di divieti si muove un coro di personaggi, giovani e vecchi, emarginati e di successo, vittime e approfittatori. Le loro esistenze sono legate in un unico disegno, mentre ognuno cerca la propria redenzione.

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