
Pubblicato ore 14:00
TOSCANA – Partirà lunedì 4 settembre, in tutte le province della Toscana, il programma di screening gratuito sull’epatite C, infezione del fegato provocata da un virus che si trasmette mediante contatto con sangue infetto.
Dall’epatite C oggi si può guarire, per farlo però è necessario diagnosticarla in tempo: l’infezione infatti spesso decorre senza sintomi, ma col tempo può diventare cronica ed evolvere in forme molto gravi e progressive che vanno dalla cirrosi al cancro al fegato. Per questo la Regione Toscana ha lanciato un programma di screening, un’azione di prevenzione significativa per la tutela della salute individuale e collettiva, con l’obiettivo finale di eradicare il virus.
La campagna riguarda tutti i nati tra il 1969 e il 1989 (circa 920 mila persone tra 34 e 54 anni), fascia di età individuata dal Ministero della salute. È estesa inoltre, indipendentemente dall’età, all’intera popolazione carceraria e a chi è seguito dai servizi pubblici per le dipendenze, dove il programma è già stato avviato da più di un anno coinvolgendo quasi 20mila persone.
Tutte le informazioni e le indicazioni operative per partecipare allo screening nel mese di settembre sono già disponibili sul sito della Regione Toscana, dove sono indicati giorni, orari e le sedi delle associazioni di volontariato e delle Aziende Usl dove è possibile effettuare il test: clicca qui.
Come funziona lo screening
Lo screening consisterà in una test rapido, pungidito, su sangue capillare per la ricerca di anticorpi anti-Hcv. Il risultato sarà disponibile in pochi minuti.
Per realizzare i controlli, gratuiti per i cittadini, la Toscana ha ricevuto dallo Stato 4 milioni e 962 mila euro. Sono 122 le sedi delle associazioni in tutta la Toscana e 38 quelle delle Aziende Usl dove si potrà effettuare il test. Sarà naturalmente escluso dallo screening chi è già noto al sistema sanitario come infettato da epatite C. Chi dona sangue regolarmente – ed è sottoposto all’esame dell’epatite C al momento della donazione – è invitato comunque a partecipare allo screening, se rientra nella fascia di popolazione coinvolta.
Cos’è l’epatite C e come si trasmette
L’epatite C è un’infezione del fegato causata da un virus (Hcv) trasmesso mediante contatto con sangue infetto, come detto. L’infezione è pericolosa perché spesso si presenta senza sintomi e risultare oggi negativo non vuol dire che in futuro non la si possa contrarre. Inoltre col tempo può diventare cronica ed evolvere in altre patologie: oltre alla cirrosi e il cancro al fegato, l’infezione aumenta il pericolo di sviluppare malattie reumatologiche e ematologiche, come il linfoma, oppure cardiovascolari o diabete mellito.
L’uso di sostanze per via endovenosa, pratiche come tatuaggi, piercing o altre procedure estetiche condotte in condizioni igieniche poco sicure – oppure la condivisione di oggetti personali taglienti e pungenti contaminati da sangue (un rasoio ma anche un semplice spazzolino o taglia unghie) e determinati comportamenti sessuali – sono considerate condizioni a rischio, come anche le trasfusioni (ma solo fino al 1991, quando sono stati introdotti test specifici sui donatori).
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