Venezia: atteso Oliver Stone. Presentazione di “Chiara”, ultimo film italiano in concorso

Ultime battute della 79esima edizione

Margherita Mazzucco è "Chiara". Credits: Emanulea Scarpa 2022 Vivo film Tarantula
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Pubblicato ore 07:00

  • di Valeria Cappelletti

VENEZIA – Siamo alle battute di questa 79esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia che si concluderà domani, sabato 10 settembre con la premiazione. Oggi, 9 settembre, è la volta dell’ultimo (il quinto) film italiano in concorso, i tratta di “Chiara” di Susanna Nicchiarelli. Nel cast: Margherita Mazzucco (Elena Greco in L’amica geniale), Andrea Carpenzano, Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani e Luigi Lo Cascio (già interprete di “Il signore delle formiche”).

Trama. Assisi, 1211. Chiara ha diciotto anni, e una notte scappa dalla casa paterna per raggiungere il suo amico Francesco. Da quel momento la sua vita cambia per sempre. Non si piegherà alla violenza dei famigliari, e si opporrà persino al Papa: lotterà con tutto il suo carisma per sé e per le donne che si uniranno a lei, per vedere realizzato il suo sogno di libertà. La storia di una santa. La storia di una ragazza e della sua rivoluzione.

Oggi a Venezia arriva anche il regista Oliver Stone (tre Premi Oscar) per presentare “Nuclear”. “A lungo ritenuta pericolosa nella cultura popolare, l’energia nucleare è di fatto centinaia di volte più sicura dei carburanti fossili e gli incidenti sono estremamente rari – commenta Oliver Stone – Come possiamo liberare dalla povertà milioni di persone e, allo stesso tempo, ridurre rapidamente gas serra quali l’anidride carbonica, il metano e, in molti paesi, quelli derivati dalla combustione del carbone? Le ‘rinnovabili’, come l’energia eolica e solare, possono certamente contribuire a questa transizione, ma sono limitate dal clima e dalla geografia. Se, da un lato, non sono in arrivo batterie miracolose per salvarci, dall’altro, gli ingegneri stanno mettendo in commercio progetti per nuovi reattori nucleari di dimensioni ridotte che possono essere prodotti in serie a basso costo. Dobbiamo fare questo passaggio, e in fretta. Dal mio punto di vista, questa è la più grande storia del nostro tempo: raccontare la parabola dell’umanità dalla povertà alla prosperità e la sua capacità di padroneggiare la scienza per rispondere alle moderne esigenze di avere a disposizione sempre più energia”.

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