
- di Valeria Cappelletti
LIVORNO – Surriscaldamento climatico, migrazione, fuga di cervelli, tecnologie che hanno il comando sull’uomo, si può affrontare questi temi con un sorriso? Sì, se lo si fa con uno spettacolo teatrale che vede sul palco un grande attore come Paolo Hendel alla sua prima commedia. “Fuga da via Pigafetta“, scritto dallo stesso attore fiorentino insieme a Marco Vicari e a Gioele Dix (anche regista), arriva al Teatro 4 Mori martedì 19 marzo (ore 21.15). Ad affiancare Hendel, la giovane attrice Matilde Pietrangelo. Ecco cosa ci ha detto l’attore dello spettacolo che ha un fine importante perché il ricavato della serata andrà all’Associazione Cure Palliative di Livorno:
Di cosa parla “Fuga da via Pigafetta”?

La storia è ambientata in un futuro prossimo, nel 2080. Il protagonista è un uomo della mia età che vive da solo in un monolocale e la sua vita è regolata da un computer domestico. Non siamo nella fantascienza, siamo nella commedia e questa macchina è l’occasione per creare incomprensioni e bisticci tra i due che fanno pensare più alla “Strana coppia” di Neil Simon che a una situazione fantascientifica. Il computer è una specie di suocera rompiscatole, con tutto l’affetto per le suocere, che accompagna il protagonista nell’arco della giornata.
Ma c’è anche altro che rende lo spettacolo comico: i nomi dei personaggi
Sì, il mio si chiama Nestlé Monsanto Mitsubishi, ci siamo immaginati che nel 2080. Ci sarà l’abitudine di rinunciare al proprio nome e cognome per assumere quello di uno sponsor per guadagnare qualche soldo in più. Naturalmente noi speriamo che non vada così, è stato più un fatto scaramantico. Un mio caro amico dell’infanzia invece si chiama Gran Biscotto Rovagnati e, con un nome del genere, ha passato la sua vita dallo psicanalista, l’illustre dottor Chanteclair. Un’altra mia vecchia conoscenza si chiama Salvavita Beghelli e con il peso di questo nome, poveretta ha tentato più volte il suicidio ma guarda caso si è sempre salvata.
Si parla anche di ambiente

Questo spettacolo è un’occasione per un gioco comico partendo da problemi drammatici legati alla nostra epoca come il riscaldamento globale, dato che non viene affrontato in modo serio al punto che il presidente della nazione economicamente più potente del mondo, Donald Trump, non crede a questo fenomeno e pensa che sia una balla della Cina per boicottare l’economia americana. C’è una grossa ignoranza, noi in questo spettacolo ci scherziamo, ma è anche l’occasione per porre l’attenzione su un problema così drammatico.
Altro tema importante è quello della tecnologia, con questo computer che controlla tutto, qual è il messaggio?
Faccio uso delle nuove tecnologie e ritengo che siano preziose, dobbiamo però interrogarci su certe storture, pensiamo a Internet, un’invenzione straordinaria, il più grande strumento di informazione e di conoscenza accessibile a tutti però c’è il rischio che diventi il regno delle bufale, delle fake news. La tecnologia va benissimo è un passo avanti per tutto il mondo ma attenzione a certe direzioni sbagliate che può prendere.
In tutto questo il protagonista può contare su Carlotta

L’attrice Matilde Pietrangelo, che interpreta mia figlia, è bravissima, ha una straordinaria verve comica. In generale i figli riportano sempre i genitori alla concretezza della vita, questo fa anche Carlotta, l’unica che si è salvata dallo sponsor, la madre da cui io sono separato, voleva chiamarla Robiola Osella ma io mi sono opposto. Però devo dire che Carlotta mi provoca anche qualche ansia quando per esempio mi dice: “Babbo vado a studiare… su Marte“, e lì entro in crisi.
Questo spettacolo ha un fine molto importante
Ringrazio il Rotary di Livorno che si è accollato le spese della scenografia e dietro a tutto c’è il lavoro prezioso dell’Associazione Cure Palliative che io seguo e che apprezzo da sempre e sono doppiamente contento di essere a Livorno e di essere dentro a questa iniziativa.
A Livorno verrà anche per presentare il suo libro
Sì, prima dello spettacolo, alle ore 18, alla libreria del Centro Commerciale Fonti del Corallo (Ipercoop, n.d.r.) presenterò “La giovinezza è sopravvalutata“, un monologo sul tema della vecchiaia e della giovinezza. Un’occasione per guardarsi allo specchio e ridere soprattutto di se stessi che è un esercizio salutare, ridere delle cose della vita che non ci piacciono, che ci fanno paura, per esorcizzarle, è un bisogno fisiologico e fa bene alla salute.
Biglietti e informazioni
Costo del biglietto: 15 euro. Per informazioni: 3287313858 o recarsi alla biglietteria in via Pietro Tacca, 16.
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