
LIVORNO – Sono state trasferite all’oasi naturale del WWF di Ronchi a Massa Marittima tutte le tartarughe che fino a oggi si trovavano nelle fontane cittadine. Si trattava infatti di esemplari abbandonati in modo abusivo da famiglie che non potevano più tenerle in casa.
Ben 130 le tartarughe che sono state spostare dalle vasche di Villa Mimbelli, Piazza Dante e Parco Pertini. Il trasferimento è stato effettuato dall’Ufficio Gestione e Manutenzione Verde Urbano del Comune di Livorno, in collaborazione con l’ufficio Tutela Animali e con una a delegazione livornese dell’associazione Anpana.
Gli animali sono stati trasferiti su un mezzo specifico dell’associazione, fatto arrivare da fuori provincia, e trasportati dentro apposite ceste provviste di panni bagnati, per scongiurarne la sofferenza.
L’oasi di Ronchi è l’unico centro autorizzato dalla Regione a ospitare le tartarughe esotiche, ed è gestito dai volontari dell’associazione L’Assiolo, infatti è stato constatato che fra le tante testuggini palustri traferite c’erano anche diversi esemplari appartenenti a specie esotiche molto rare, che saranno custoditi a parte.
L’oasi naturale di Ronchi si trova sul lungomare di Marina di Massa, di fronte a una bella spiaggia libera attrezzata (entrata da via Donizetti 1) e può essere visitata con ingresso gratuito. A Livorno è stata mantenuta, per scopi didattici, solo una piccola colonia di tartarughe americane, circoscritte all’interno della voliera del Parco Pertini, con esemplari maschi separati dalle femmine.
Ricordiamo che il 31 agosto scade per enti e cittadini, il termine per denunciare al Ministero dell’Ambiente il possesso di specie esotiche invasive (animali e piante) non commerciabili. Per chi omette di presentare la dichiarazione sono previste sanzioni da 150 a 20mila euro. Il rilascio nell’ambiente configura invece un vero e proprio reato, con pene detentive fino a tre anni e sanzioni da 10mila a 150mila euro.
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