Tornano le Ugopiadi, attesi 170 carlini da tutta Italia

Il raduno in stile Olimpico dei cani carlini

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GUASTICCE (LIVORNO) – Tornano le Ugopiadi, il raduno in stile Olimpico dei cani carlini più importante, originale e longevo d’Italia. L’appuntamento è per oggi, domenica 29 settembre, a Guasticce, nello spazio verde dell’Agriturismo Cà Lo Spelli, immerso nella campagna di Collesalvetti, nel livornese.

Per questa 16esima edizione (con il patrocinio del Comune di Collesalvetti) sono attesi da tutta Italia oltre 170 carlini con padroni annessi. “Lo spirito è quello Olimpico – spiega Stefano Pampaloni, organizzatore dell’evento – dove l’importante è partecipare e soprattutto divertirsi. Nessuna vera competizione, nessuna prova di agility o gara di bellezza, solo il piacere di stare all’aria aperta nella splendida campagna toscana con il proprio carlino e tanti altri suoi simili, immersi in un’atmosfera ironica, spensierata e allegra.

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Un momento della corsa. Foto: Paolo Ciriello

Si inizia alle 10.30 con il “Carlino Pride”, durante il quale sfileranno sul red carpet i carlini con i loro amici umani. I raduni ogni anno hanno un tema diverso: quest’anno il filo rosso della giornata saranno i videogames.
Dopo l’accensione della fiamma olimpica da parte del mangiafuoco prenderanno il via le gare, per nulla impegnative. Ci saranno i 100 mt carlini (leggi 15 metri), i 100 mt carlini a ostacoli (leggi 15 metri, con ostacoli di pochissimi centimetri), la staffetta e la maratona, ovvero un giretto dell’agriturismo col padrone.

A vigilare sulla salute e incolumità di tutti i carlini sarà il medico veterinario Dott. Edoardo Gonzaga con i suoi consulti gratuiti per gli iscritti alle gare. Per il sociale sarà invece presente un gazebo del Lions Club Livorno Host impegnato a raccogliere fondi per far terminare “gli studi” agli amici cani guida.

Ma come nascono le Ugopiadi? “Per capire la nascita delle Ugopiadi – spiega Pampaloni – bisogna risalire alla storia del mio primo carlino Ugo, che acquistai nel 2000 con la mia compagna Elisa. Dopo poche ore dall’acquisto scoprimmo: rogna rossa, disturbi comportamentali, inappetenza e una grave displasia ad entrambe le anche. Ugo, infatti, non veniva da un allevamento italiano come ci era stato detto, ma era invece nato in un allevamento “lager” di un paese dell’est. Oggi Ugo non c’è più, una brutta malattia ha avuto il sopravvento dopo dieci anni di vita, ma è stato un cane nonostante tutto felice. Il sito su Ugo e di conseguenza le Ugopiadi nacquero per raccontare la sua storia e per scambiare opinioni e informazioni con gli amanti di questa razza”.

Entrata libera per gli spettatori.

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