
- di Valeria Cappelletti
LIVORNO – Dopo circa due secoli “Le nozze di Figaro“, capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart, torna a Livorno. La commedia per musica in quattro atti venne rappresentata al Teatro degli Avvalorati nel 1823, ma mai al Teatro Goldoni dove andrà in scena sabato 23 (ore 20.30) e domenica 24 novembre (ore 16).
Ricordiamo che lunedì 18 si terrà la guida all’ascolto alle ore 17 nella Sala Mascagni a cura del prof. Daniele Salvini. Ingresso libero.
“La nostra attenzione per Mozart e per il suo teatro è nata nel 1999 con quel “Progetto Mozart” sotto l’egida dell’allora CEL-Teatro di Livorno e una nuova produzione del Flauto magico firmata dal grande e compianto Lindsay Kemp – dice Alberto Paloscia, direttore artistico – Questo percorso proseguirà per i prossimi due anni con la rappresentazione di “Don Giovanni” il prossimo anno e di “Così fan tutte” tra due anni”.

Debuttano in questa opera il direttore d’orchestra Jacopo Sipari di Pescasseroli e alla regia Massimo Gasparon Pizzi Contarini. “Mozart è un artista molto complesso – ha detto Gasparon – e ha bisogno di essere provato molte volte. “Le Nozze di Figaro” è un testo molto moderno, i dialoghi tra Figaro e Susanna sono quelli di una coppia di oggi ecco perché quest’opera è ancora molto attuale e riscuote così tanto successo”.
Nel cast giovani voci quasi tutte italiane: i soprani Giulia De Blasis, rivelazione dell’ultima edizione del M.O.S. (Mascagni Opea Studio) e già appaudita nella recente Suor Angelica in alternanza con la coreana Silvia Lee; un giovane ed affermato specialista mozartiano come Nicola Ziccardi e Matteo D’Apolito; un’altra giovane voce tra le più affermate del panorama italiano, il soprano Marta Mari al suo esordio a Livorno e nel ruolo impervio della Contessa, suddiviso con la calabrese Marily Santoro, tenuta a battesimo al Goldoni nel 2015 quale protagonista della Traviata; nei panni del dissoluto Conte si alterneranno invece due baritoni Salvatore Grigoli e il brasiliano Wellington Moura, al suo debutto a Livorno. Un altro atteso ritorno è quello del mezzosoprano frascatano Irene Molinari alla quale subentrerà nella replica domenicale la cantante rumena, ma da anni livornese di adozione, Diana Viorela Turtoi. E poi Alessandra Rossi e la giovane Maria Salvini, i tenori Francesco Napoleoni e Mauro Secci, il basso Davide Procaccini e il baritono Gabriele D’Orazio. Una particolare menzione per la compagine orchestrale, l’esperta Orchestra della Toscana e il Coro Lirico
Toscano diretto da Chiara Mariani.
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