
Pubblicato ore 12:00
- di Gianluca Donati
LIVORNO – La seconda serata di Effetto Venezia ha visto più affluenza rispetto alla prima, e anche lo spettacolo di cabaret di Paolo Migone “Fuori piovevano incudini”, che si è svolto in Piazza XX Settembre, ha registrato molto successo con i posti a sedere quasi tutti esauriti. Al varco tra le transenne che delimitavano la zona dello spettacolo, venivano igienizzate le mani e misurata la temperatura, e all’interno era fatto rispettare il distanziamento sociale ed erano indossate le mascherine.
Migone è entrato in scena esattamente alle 21:17 sfoggiando una camicia dai colori sgargianti, bermuda e infradito: “Io sono genovese, ma mi sono vestito alla livornese” ha scherzato. Il cabarettista ha così iniziato il suo spettacolo, senza scenografie, tranne che per una semplice sedia di legno con la quale Migone ha interagito per tutta la durata del suo show.
L’apertura della sua esibizione, non poteva non essere sul Covid, con battute che hanno avuto l’obiettivo di sdrammatizzare la situazione. Poi ha preso a parlare di Piazza XX che ospitava lo spettacolo e l’argomento ha offerto lo spunto per rimembrare i fasti del leggendario Mercatino Americano e ovviamente Migone si è divertito a ironizzare sulle peculiarità labroniche, sui nostri difetti che però ci rendono quello che siamo, unici.
Il pubblico si è sciolto presto e ha cominciato a ridere molto alle battute del comico, e più volte sono scrosciati applausi. Durante lo spettacolo Migone si è rivolto agli spettatori affacciati alle finestre delle abitazioni e scherzosamente ha posto loro delle domanda cercando di coinvolgerli, allargando così idealmente la platea.
Poi è iniziato uno sketch sul tema dei rapporti di coppia che è un classico nel repertorio cabarettistico di Migone. La sua comicità poggiava su una visione pessimistica di quelle che sono le vicende della vita di coppia; la narrazione era ovviamente da un punto di vista maschile.
Poi è passato a un altro suo tormentone: la vita frenetica della metropoli milanese che Migone contrappone a quella di Livorno nella quale – ha detto il comico – si sta bene. Un altro momento divertente ha avuto come tema tutti i vari guai che vissuti durante i viaggi in aereo. La comicità di Migone ha poggiato anche su un linguaggio colorito, qualche volta anche troppo, ma il pubblico ha mostrato di divertirsi molto e al termine dello spettacolo è arrivato un lungo applauso.
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