
LIVORNO – Una vicenda che si snoda nell’arco temporale di 12 anni dal 1901 al 1913 e che racconta la vita degli abitanti di una cittadina immaginaria e l’evoluzione della storia d’amore di due giovani. Si tratta di “Piccola Città“, di Thorton Wilder, opera in tre atti, in scena al Teatro Vertigo nella sala teatro Enzina Conte, venerdì 31 e sabato 1 febbraio alle 21 con replica domenica 2 alle 17.
“Vidi quest’opera nel 1985 alla Goldonetta, in una edizione bellissima di Spazio Teatro – dice il direttore artistico Marco Conte – e mi è sempre rimasta nel cuore. Quando Edoardo Ripoli a cui da due anni ho affidato il compito di realizzare spettacoli che possano riunire in un unico cast attori di esperienza con giovani promesse, me lo ha proposto, ho subito accettato con entusiasmo”.
“Piccola Città” è un invito a fare attenzione alle cose, ai rapporti, ai sentimenti: troppo spesso l’uomo li calpesta perché va troppo in fretta e non si accorge di quanto la Terra sia bella. E va apprezzata quando siamo in vita.
Un testo di rara bellezza e poesia consigliabile ai giovani tanto che per gli studenti il biglietto è di 7 euro per tutte e tre le rappresentazioni. Con quest’opera, nel 1938, Wilder vinse il premio Pulitzer per il teatro.
In scena un cast con più di 20 attori ed alcuni figuranti, diretti da Edoardo Ripoli con l’aiuto di Deborah Pellini. Con: Sergio Giovannini, Claudia Pavoletti, Anna Arbore, Leonardo Barinci, Agatina Leone, Diego Bellettini, Andrea Brenna, Massimo Cantini, Tiziano Pettirossi, Francesca Ansaldo, Tiziana Cecconi, Kevin Luzon, Gianfranco Galli, Simone Alaimo, Alberto Franchi, Valentina Virovello, con la partecipazione Di Beppe Ranucci. Figuranti: Elisabetta Boldrin, Marzia Bandoni, Tommaso Danese, Giacomo Bahrabadi, Giacomo Iacoponi. Scenografia: Patrizia Coli. Luci. Chico Di Maio. Audio: Roberto Pacini. Costumi: Barbara Pettinati. Costumeria Panciatici
Per informazioni e prenotazioni 0586210120.
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