Teatro Solvay: presentato il cartellone di eventi 2022-2023

Partenza il 6 dicembre con la coppia Monti-Massironi

Alcuni degli artisti che andranno in scena al Teatro Solvay
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Pubblicato ore 07:00

ROSIGNANO SOLVAY – Maria Amelia Monti, Silvio Orlando, Sabrina Guzzanti, Giorgio Tirabassi, Marina Massironi, Andrea Pennacchi, Antonio Rezza, Lella Costa e tanti altri per chiudere il programma con Paolo Jannacci, è il ricco cartellone della stagione teatrale 2022-2023 del Teatro Solvay che partirà il 6 dicembre.

“Abbiamo scelto, insieme a Fondazione Toscana Spettacolo, con grande cura e attenzione, gli spettacoli da proporre al nostro pubblico e sono davvero soddisfatta della qualità e della varietà del programma che il Nostro teatro ospiterà – così Licia Montagnani, vicesindaco e assessore alla cultura, turismo e promozione del territorio del Comune di Rosignano Marittimo – grandi interpreti del Teatro più classico che porteranno in scena importanti autori del 900, alternandosi con altrettanto bravi attori di satira, personaggi televisivi che trattano argomenti di attualità”.

Il primo appuntamento in calendario è martedì 6 dicembre con le esilaranti Maria Amelia Monti e Marina Massironi protagoniste di “Il marito invisibile” scritto e diretto da Edoardo Erba. Una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma e Lorella, che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa: “mi sono sposata”. La cosa sarebbe già straordinaria per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini. Ma diventa ancora più incredibile quando lei rivela che il nuovo marito ha… non proprio un difetto, una particolarità: è invisibile. Fiamma teme che l’isolamento abbia prodotto danni irreparabili nella mente dell’amica.

Lunedì 19 dicembre arriveranno Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi con lo spettacolo “Le verdi colline dell’Africa”, un personalissimo tributo di Sabina Guzzanti al testo provocatorio e dissacrante “Insulti al pubblico” dello scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke.

Giovedì 19 gennaio arriva “Pojana e i suoi fratelli”, il personaggio di Andrea Pennacchi (accompagnato dalle musiche dal vivo di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato) presenta i suoi fratelli: Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altri. Franco Ford detto “Pojana” è l’imprenditore veneto razzista che non risparmia nessuno, ironico, feroce, portato al successo da Pennacchi, nella trasmissione tv Propaganda live, in onda il venerdì su La 7.

Mercoledì 25 gennaio Sandro Lombardi con Martino D’Amico e Alessandro Burzotta, diretti da Federico Tiezzi, portano in scena “Antichi maestri” di Thomas Bernhard, drammaturgia Fabrizio Sinisi. Nella Sala Bordone della Pinacoteca di Vienna, un uomo si siede e guarda un famoso quadro di Tintoretto, compie questo rito ogni due giorni da più di trent’anni. “Antichi Maestri” è uno fra gli ultimi e più straordinari esempi della narrativa di Thomas Bernhard, qui trasformato da Federico Tiezzi e Sandro Lombardi in un vero e proprio studio teatrale sulla funzione dell’arte, i limiti della bellezza, la nevrosi della modernità, l’angoscia della solitudine, la disperazione della marginalità.

Giovedì 2 febbraio arriva “Festen”, un testo che in Europa è considerato ormai un classico e che in Italia viene messo in scena per la prima volta. “Festen” il gioco della verità versione italiana e adattamento di Lorenzo De Iacovo e Marco Lorenzi. La storia è quella di una grande famiglia dell’alta borghesia danese “i Klingenfeld” che si riunisce per festeggiare il sessantesimo compleanno del patriarca Helge. Alla festa sono presenti anche i tre
figli: Christian, Michael e Helene. Il momento di svolta sarà il discorso di auguri del figlio maggiore Christian che una volta pronunciato cambierà per sempre gli equilibri della famiglia.

Martedì 14 febbraio va in scena “Hỳbris” la nuova dirompente creazione di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, artisti unici “per folle e lucida genialità”, come recita la motivazione del Leone d’Oro alla Carriera ricevuto nel 2018. Con la consueta travolgente energia.

Giovedì 2 marzo Silvio Orlando, presenterà “La vita davanti a sé” dal testo La Vie Devant a soi di Romain Gary. Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo commovente e ancora attualissimo.

Mercoledì 8 marzo con Lella Costa e Elia Schilton, diretti da Serena Sinigaglia, il teatro ospita “Le nostre anime di notte” tratto dall’omonimo romanzo di Kent Haruf. Addie e Louis, entrambi vedovi ultrasettantenni, che vivono da soli a pochi metri di distanza, si conoscono da anni, perché Addie era buona amica di Diane, la moglie scomparsa di Louis, ma in realtà non si frequentano, almeno fino al giorno in cui Addie fa al vicino una proposta
piuttosto spiazzante. Dal momento che, dopo la scomparsa del marito, ha delle difficoltà ad addormentarsi da sola, invita Louis a recarsi da lei per dormire insieme. Non si tratta di una proposta erotica, ma del desiderio di condividere ancora con qualcuno quell’intimità notturna fatta soprattutto di chiacchierate nel buio prima di cedere al sonno.

Martedì 28 marzo l’appuntamento è con la danza: “Ima”, coreografia di Sofia Nappi con Lara di Nallo, Valentin Durand, Evelien Jansen, Paolo Piancastelli, Gonçalo Reis. L’universo è movimento fine a sé stesso,
piacere di creare, vitalità che continuamente si rinnova: tutto è danza. “Ima” è un termine giapponese che indica “il momento presente”; in aramaico ed ebraico “Ima” sta anche per “madre”, in riferimento a rinascita e rinnovamento.

La programmazione del Teatro Solvay si conclude martedì 4 aprile con uno spettacolo fuori abbonamento: Paolo Jannacci in concerto con Enzo. Accompagnato dalla sua storica band composta da Stefano Bagnoli alla batteria, Daniele Moretto alla tromba e Marco Ricci al basso elettrico, in scena, oltre al nuovo repertorio del suo ultimo album dal titolo “Canterò” (vincitore della prestigiosa Targa Tenco 2020 come migliore Opera Prima), le canzoni del papà Enzo Jannacci più care al pubblico.

Biglietti e abbonamenti

Dal 27 ottobre fino al 4 novembre, sarà possibile rinnovare gli abbonamenti. I giorni dal 7 al 18 novembre, saranno invece riservati ai nuovi abbonati.

Dal 24 novembre è possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli tramite circuito online Ticketone (con aggiunta della commissione, se previsto)  o nei negozi Ticketone oppure il giorno dello spettacolo presso il Teatro Solvay, a partire dalle ore 18.

Informazioni

Fondazione Armunia Castello Pasquini piazza della Vittoria, Castiglioncello (LI): tel 0586 754202 – 759021 armunia@armunia.eu.

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