
LIVORNO – “Felicia è una ragazza rumena, ma potrebbe essere di un qualsiasi altro paese dell’est, o una migrante africana, o asiatica, molto sognatrice e con i piedi poco piantati per terra. Il crollo del regime comunista e la miseria crescente l’hanno spinta a lasciare la sua patria ed emigrare in Italia. Come per molte sue connazionali anche per Felicia l’Italia è prima di tutto ciò che ha visto in televisione: la famigliola del Mulino Bianco, i milioni di euro in palio ogni giorno nei quiz serali, il paese dei balocchi dove la ricchezza basta saperla prendere o volerla, per acciuffarla, ma anche, il luogo ideale dove realizzare il suo sogno d’integrazione.
Felicia con il visto turistico viene in Italia, a Roma, con la certezza che trovare un lavoro e ben retribuito sarà una barzelletta, così come essere accettata. Ma la realtà è diversa: il lavoro onesto è duro, mal pagato e, spesso, sfruttato e c’è sempre qualcuno pronto a specularci sopra. Per non parlare del costo della vita e dell’affitto pel buco di casa dove abita. E l’integrazione, poi, non è così ovvia e scontata”. È questa la nota di regia di Marco Simeoli allo spettacolo “Il viaggio di Felicia” in scena questa sera alle 21 al Teatro della Brigata (via Brigata Garibaldi). Lo spettacolo scritto da Claudio Pallottini è un viaggio la cui partenza e il cui arrivo non sono soltanto un luogo geografico definito, ma un luogo della mente. Felicia, interpretata da Federica Bern, ci racconta così il suo viaggio con semplicità, senza rancore, ma anzi, con leggerezza e ironia, grazie alla sua capacità di confondere e confondersi la realtà che vive con l’immaginazione e il sogno.
Biglietti: intero 12 euro, ridotto 10 euro (allievi e associati), ridottissimo 6 euro ( under 14).
Prenotazione obbligatoria: info@teatrodellabrigata.it o 3278844341.
A cura della redazione
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