
LIVORNO – Dal medioevo al gospel, passando per la polifonia, il tango e la futurista Fuga Geografica, per giungere alla caleidoscopica Messa Jazz di Steve Dobrogosz, sintesi e culmine di questo viaggio nel tempo a tutta velocità.
Il Coro Del Corona presenta al pubblico un percorso atipico e coinvolgente alla scoperta del ritmo nella polifonia vocale: atipico nell’accostamento di stili apparentemente lontanissimi tra loro.
L’appuntamento è per domani sera, 19 settembre, alle ore 21 nella Sala Canaviglia della Fortezza Vecchia per “Il motore della musica”. Perché il ritmo è il motore della musica: disegna il tempo, determina la velocità e attraverso i secoli assume modi e forme sempre nuove ma sempre solidamente legate a quella pulsazione, a quel battito interno che – immutato – scavalca le epoche. Un concerto dallo stile brioso tipico delle proposte del Coro Del Corona, a cui si unisce per questa occasione un ensemble strumentale formato da archi e pianoforte.
L’evento è organizzato da Fortezza Bar, Menicagli Pianoforti srl.
Biglietto: 5 euro.
Programma
Gregoriano, Ut queant laxis.
Anonimo, Ci riuniam attorno al foco.
P. Certon, Je ne l’ose dire.
B. Oakland, Java jive.
Spiritual, In that great gettin’up morning.
E. Toch, Geographical Fugue.
L. Jansson arr. G. Eriksson To the mothers in Brazil.
S. Dobrogosz, Messa per coro archi e pianoforte: Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus Dei.
Coro Rodolfo del Corona
Pianoforte: Massimiliano Grazzini.
Violino: Giovanna Pieri Buti ed Eleonora Mugnaini.
Viola: Marta Degl’Innocenti.
Violoncello: Elisabetta Casapieri.
Contrabbasso: Michele Roffi.
Direttore: Luca Stornello.
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