Risate e pura melodia con Bobo Rondelli e il suo “Cuore libero”

Il cantautore labronico sul palco di Cortomuso Festival

Bobo Rondelli. Foto: G. Fallani
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Pubblicato ore 07:00

  • di Valeria Cappelletti
  • foto nell’articolo Glauco Fallani

LIVORNO – “Avete fatto il vaccino? A me è venuto un fisico, sembro Hulk, guarda lì che groppone infatti le donne… dietro così”. Bobo Rondelli sale sul palco scherzando, tutto curvo a mostrare un groppone pronunciato. È solo un assaggio dell’ironia e delle tante battute che accompagneranno le circa due ore di concerto del cantautore livornese che ieri, 22 agosto, è salito sul palco dell’Ippodromo Caprilli per la terza serata di Cortomuso Festival. Primo, dei cantanti labronici che allieteranno queste nove serate di musica. “Più che no vax – prosegue – io sono per il no casco perché c’ho caldo con il casco in motorino, non si può fare qualcosa per non metterlo?”.

Una serata davvero divertente quella che Bobo ha offerto a un pubblico numeroso, accorso per ascoltare i suoi vecchi brani ma anche i nuovi, quelli dell’album “Cuore libero“. Finora il primo concerto che ha visto la fila crearsi all’esterno dell’Ippodromo in attesa di entrare.

Uno dei momenti divertenti della serata

Anche ieri sera, come di consueto, lo show ha avuto inizio alle ore 21.30 con l’apertura affidata al livornese Bimbo, Simone Soldani, prima e poi a Jole Canelli, cantante ligure, che ha anche preso parte all’album di Rondelli. Alle 22.20 tutto pronto per l’entrata di Bobo che per tutto il concerto sarà accompagnato al piano e alle tastiere da Claudio Laucci. Un concerto intimo, con tante risate ma anche momenti di riflessione. Poco prima di iniziare a suonare Bobo smonta il leggio per lo spartito suscitando l’ilarità del pubblico. “Nella solitudine ho raggiunto una certa cecità – ha detto – e anche la memoria non è più la stessa, tanto basta che ti ricordi di pagare le bollette”.

Il concerto inizia con i brani del nuovo album “Cuore libero”, poi sale sul palco Martin Lemon: “L’ho trovato in un’osteria – racconta – l’ho invitato a suonare, è più bravo di me e infatti dopo poco si leverà di culo”. Martin è: “Un amico uruguaiano, un figlio de puta come me”. Il musicista però non ha la chitarra, deve andare a prenderla tra le risate di Bobo: “È tutto preparato – dice il cantautore labronico – è una gag televisiva”. Insieme Martin e Bobo cantano due brani in spagnolo: “Per amarti” e “Dal balcone”.

Bobo e Martin Lemon

Tornato solo, sul palco, c’è spazio anche per due “ciuchi di battaglia” come li definisce lui, “Mangio marmellata” e la toccante “Nara F.” dedicata alla madre che giovanissima subì le molestie dal suo datore di lavoro: “La racconto – ha detto Bobo – affinché queste cose non accadano più, ma è utopia”. Bobo si stringe tra sé, con le braccia incrociate al petto, e dà voce a una canzone che commuove e mette i brividi.

Dopo il duetto con Martin, torna sul palco Jole Canelli e insieme cantano “Sabrina”, primo singolo del nuovo album di Bobo.

Davvero divertente il momento in cui Rondelli racconta di aver inviato una email ad Andrea Bocelli proponendogli il brano “Bella chiappona”. Bobo racconta di aver scritto per invitare il tenore a cantarla con lui, ma che la moglie avrebbe risposto che hanno fatto molte risate ad ascoltarla ma che non rientra nei brani che potrebbe eseguire il cantante di Lajatico. Rondelli la propone al pubblico di Cortomuso che apprezza ridendo a crepapelle. E per finire Bobo presenta anche un pezzo di opera: “È in fase embrionale, volevo far cantare a Bocelli anche questa”, un mix davvero ironico, divertente e con molti riferimenti sessuali.

Bobo canta imitando Bocelli

Il concerto prosegue con un omaggio a Gianni Rodari con la versione musicata della poesia “Il cielo è di tutti”. Non poteva mancare poi la bellissima “Madame Sitrì” e, sul finale, riallacciandosi al tema della guerra presente nel testo della canzone, Bobo si scaglia contro i potenti che non si curano della povera gente, l’unica a subire. “Bisogna fare i coraggiosi in tempo di pace – dice – come un certo Gino Strada” e fioccano gli applausi. Siamo alla fine del concerto, Bobo ringrazia il pubblico e saluta alla prossima.

Le foto sono di Glauco Fallani

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