Quattro giorni di eventi per celebrare la Gallina Livornese

L'Amministrazione invita ristoratori e alle associazioni a partecipare

presentata la quattro giorni dedicata alla gallina livornese
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LIVORNO – Livorno è famosa non solo per il cacciucco, il quartiere Venezia, la statua dei Quattro Mori, il ponce e il cinque e cinque, ma anche per la gallina.

La gallina livornese bianca è una delle razze più famose al mondo, ruspante e rustica, si è diffusa ovunque, soprattutto in America. Depone una notevole quantità di uova all’anno, circa 300, ed è particolarmente pregiata. Ci sono club in tutto il mondo a lei dedicati come il Leghorn Club nato in Gran Bretagna nel 1876 o quello olandese.

Nel 2016 anche a Livorno è nato il club per divulgare la biodiversità di questa razza. A novembre, dal 22 al 25, si svolgerà la terza edizione di “Orgoglio e identità della razza avicola Livorno”.

Il gallo Lollo e l’assessore Belais

L’evento è stato presentato questa mattina e il vero protagonista è stato il gallo Lollo, mascotte dell’iniziativa, appartenente agli allevatori Lorenzo Casagni e Marco Antonelli.

Il gallo sembrava proprio a suo agio tra le braccia dell’assessore alla cultura Francesco Belais, presente alla conferenza stampa, insieme a Paola Baldari assessore al commercio, agli organizzatori dell’evento Giuseppe Chionetti, segretario del Club Italiano Razza Livorno (CIRLiv) e Mario Lupi, promotore biodiversità razza Gallina Livorno e alle insegnanti della scuola Bartolena Laura Giannetti e Cristina Bitossi.

“È tempo per Livorno di cogliere l’opportunità di una sua riscoperta, utile su tutti i piani: biodiversità, cultura, economia e salute. Personalmente ho alcune galline livornesi e assicuro che ottenere uova da animali propri cresciuti con rispetto è un valore aggiunto” ha detto Belais.

Il programma

Sarà una quattro giorni dedicata alla gallina e al gallo livornesi con un campionato nazionale di bellezza, il coinvolgimento degli istituti albertghieri della provincia che si sfideranno nel contest “frittata d’autore”, la sfilata in costume delle Gabbrigiane che portavano le uova e poi un convegno che si svolgerà al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo.

Importante anche il coinvolgimento dei ristoratori e degli esercenti che, come nelle passate edizioni, potranno realizzare un menù a tema. L’Amministrazione Comunale ha proprio rivolto un appello ai ristoratori e alle associazioni di categoria affinché partecipino alla manifestazione e, a tal proposito, chi desidera aderire all’iniziativa può scrivere a turismo@comune.livorno.it.

Sessanta esemplari al Museo di Via Roma

“Questa razza rappresenta un ambasciatore nel mondo della nostra biodiversità – ha precisato Mario Lupi – Per celebrarla e raccontarla porteremo sessanta esemplari al Museo di Storia naturale e avremo con noi scuole, allevatori ed esperti”.

“In Italia consumiamo 13 milioni di uova in un anno, 226 uova per abitante – ha aggiunto Giuseppe Chionetti – e nel settore dell’uovo alla livornese la domanda è superiore all’offerta. La gallina livornese, allevata in modo biologico senza antibiotici, potrebbe rappresentare un’opportunità per questo territorio. Abbiamo chef stellati che usano solo le sue uova, dovremmo iniziare a farlo anche tutti noi”.

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