
LIVORNO – Il teatro debutta a “Estate a Villa Trossi” con “Prometeo incatenato” opera di Eschilo, che stasera, alle ore 21.30, andrà in scena a Villa Trossi per la regia di Emanuele Gamba. In una traduzione arditamente ispirata al presente e al passato recentissimo. Venti attori della Compagnia Ars Nova, riuniti per l’occasione, raccontano una storia che, scritta intorno al 460 prima di Cristo, suona ancora terribilmente attuale.
“Prometeo, storia di ambizione e di brama di potere, somiglia a un sommario processo che l’Olimpo organizza a danno del Titano – dice Emanuele Gamba – colpevole di avere scommesso sull’Uomo, sulla sua importanza e centralità, degna di essere premiata con il dono del “fuoco”. Il protagonista, dunque avversario per antonomasia di Zeus a cui si ribella, è il simbolo della condizione esistenziale dell’uomo, della sfida alla legge divina, nonché metafora del pensiero libero, svincolato dal mito e da false e bugiarde mitologie.
A cura della redazione
© Vietata la riproduzione
Lascia un commento