Mascagni Festival: grande successo per l’anteprima in Fortezza Nuova

Prossimo appuntamento il 9 settembre alla Terrazza Mascagni

Foto: D. Fallani
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Pubblicato ore 11:11

  • di Gianluca Donati

LIVORNO – Grande successo di pubblico per l’anteprima del Mascagni Festival (direzione artistica Marco Voleri), la serata inaugurale dal titolo “Con gli occhi dove un’anima sognava”, è stato un successo di pubblico con tutti i posti esauriti; un concerto lirico commemorativo per il 75° Anniversario della morte di Pietro Mascagni che si è svolto all’aperto, nella piacevole serata estiva della Fortezza Nuova.

Foto: D. Fallani

“Con gli occhi dove un’anima sognava…” è una frase si “Isabeau” che sintetizza efficacemente lo spirito dell’evento: non un semplice concerto musicale, bensì, uno spettacolo più articolato che ha ricostruito la carriera musicale e la biografia di uomo dedito alla musica, alle arti e alla letteratura. La struttura architettonica della Fortezza Nuova, ha offerto la suggestiva scenografia al concerto suscitando l’entusiasmo del pubblico.

Ad aprire lo spettacolo, il duetto “Tu qui, Santuzza” tratto da Cavaleria rusticana (1890), animato dalla gelosia e dalla passione di Santuzza e Turiddu. Dopo questo straordinario duetto accolto da un’ovazione dagli spettatori, è salito sul palco Fulvio Venturi, grande studioso e conoscitore di Mascagni, che ha fatto un intervento introduttivo dello spettacolo.

Il concerto lirico è così ripreso con cantanti che si sono alternati sul palco, accompagnati esclusivamente al pianoforte da Laura Pasqualetti che ha suonato divinamente tutti i brani della serata. Si sono esibiti sul palco i soprani Maria Billeri e Francesca Maionchi, il mezzosoprano Rossana Rinaldi, il tenore Samuele Simoncini, il baritono Sergio Bologna. Il programma musicale ha ricostruito l’intera carriera professionale del genio di Mascagni, regalando al pubblico dei brani per ogni sua opera, susseguendosi cronologicamente.

Foto: D. Fallani

Si è così potuto apprezzare “O pallida che un giorno” da L’amico Fritz (1891), “Fa che i pensieri non tornino” da I Rantzau (1892), “È sempre il vecchio andazzo” da Gugliemmo Ratcliff (1895), “Se spento il sol” da Silvano (1895), “No! Non andar da Silvia” da Zanetto (1896), “Aria della piovra” da Iris (1898), “Quella è una strada” da Le Maschere (1901), “Più presso al ciel” e “ Se tu amassi me” da Amica (1905), “Venne una vecchierella” da Isabeau (1913), “O tristo, tristo” da Parisina (1917), “Flammen perdonami” da Lodoletta (1917), Ferito? Ferito? Perché non sono stata io ferita” e “Ah se tu m’ami Mariella” da Piccolo Marat (1921), “O stella della sera” da Pinotta (1932), “Non danzare sull’orlo dell’abisso” da Nerone (1935).

Ilaria Di Luca e Andrea Gambuzza

Il pubblico ascoltava con trepidazione, sotto il cielo stellato e accarezzato dalla brezza serale, mentre delle luci multicolori illuminavano la parte esterna del muro che cinge la Fortezza, e gli alberi. Ogni volta che cambiava l’opera, mutava anche la tavolozza cromatica dell’effetto luci, sommando un piacere visivo allo spettacolo sonoro. A intervallare i brani operistici, dei passaggi teatrali interpretati da Andrea Gambuzza e Ilaria Di Luca che leggevano e recitavano frammenti di storia professionale e privata di Pietro Mascagni, fornendo così una “voce narrante” che ha accompagnato il pubblico durante questo viaggio biografico. Gli aneddoti sulla vita di Mascagni erano sempre molto divertenti, suscitando l’ilarità degli spettatori, momenti ironici che s’intervallavano ai brividi evocati dai brani operistici, accolti da applausi e grida di euforia. Al termine dello spettacolo, tutti gli artisti sono saliti sul palco e sono stati sommersi da applausi entusiastici. Una serata davvero molto piacevole.

Prossimo appuntamento il 9 settembre alla Terrazza Mascagni con un concerto benefico in ricordo della vittime dell’alluvione. Ore 21.15. Leggi l’articolo con tutti gli appuntamenti.

Fotografie di Diletta Fallani.

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