
- di Valeria Cappelletti
LIVORNO – Letizia Battaglia è una donna straordinaria, i suoi occhi e la sua macchina fotografica hanno visto alcuni dei momenti più bui della storia italiana.
Emozione e umiltà

La troviamo a Villa Mimbelli, alla conferenza stampa di presentazione della sua mostra che verrà inaugurata domani, sabato 19, alle ore 18 proprio ai Granai.
Il suo cognome la descrive benissimo: Battaglia, lei, 84 anni, è una donna battagliera, di grande umiltà e sensibilità, si commuove quando l’assessore alla cultura Francesco Belais le comunica che il Consiglio Comunale le ha conferito la cittadinanza onoraria di Livorno che le verrà consegnata domani in occasione dell’inaugurazione dal sindaco Filippo Nogarin.
“Sono emozionata – dice la fotografa – eppure dovrei essere abituata alle cose belle, dedico questo riconoscimento al mio sindaco, Leoluca Orlando (sindaco di Palermo, la città di nascita di Battaglia, n. d. r.) a cui sono molto grata”.
Immagini in bianco e nero
Intorno a Letizia Battaglia, al primo piano dei Granai ci sono le sue fotografie, appese alle pareti, sono circa 50 e parlano, raccontano storie. E anche quando non sono storie di omicidi o di arresti di criminali, sono velate di malinconia, sarà l’uso del bianco e nero, lei non ama il colore, sarà che Letizia Battaglia è una fotografa di trincea e vuole raccontare la complessità umana.
E a chi le chiede quale sia l’antidoto al male che spesso viene descritto nelle sue fotografie, lei risponde: “Fare il proprio dovere, cercare la giustizia e le cose belle, cercare di vivere con rispetto e correttezza”.
“Il racconto della mia vita”

“Questa mostra è il racconto della mia vita – dice – io sono la mia città, sono le persone immortalate nelle fotografie, sono le vittime, sono i carnefici. Devo dire che sono molto contenta di come è stata allestita la mostra, a volte capita che le mie fotografie perdano di valore perché sono state distribuite male ma qui ho trovato una grande attenzione”. L’esposizione, promossa dalla Fondazione Carlo Laviosa e stata curata da Serafino Fasulo, rientra nel progetto “Fotografia e mondo del lavoro”.
Il bello e l’orrore
“Con Letizia – ha detto Fasulo – abbiamo cercato di far riflettere sul lavoro del fotografo, non solo sull’artista in sé. Il nostro obiettivo è stato quello di sottolineare il rapporto tra il bello e l’orrore, la ricerca della speranza attraverso i volti dei bambini, delle donne, non solo raccontare Palermo”.
Catalogo, info e biglietti

Oltre alla mostra, i visitatori troveranno vari libri con le immagini più belle di Letizia Battaglia e che potranno essere consultati in loco, ne citiamo solo alcuni: “Just for passion”, “Letizia Battaglia Anthology” e “Sguardo di donna”.
Ricordiamo che questo pomeriggio, ore 18, è previsto l’incontro della fotografa con il pubblico presso il Museo della Città, nella cappella sconsacrata (piazza del Luogo Pio), il luogo è ristretto non può contenere molte persone.
L’inaugurazione della mostra invece è domani, 19 gennaio, ore 18 presso i Granai di Villa Mimbelli. L’esposizione resterà visitabile fino al 15 marzo con il seguente orario: dal venerdì alla domenica 10-13 e 16-19. Ingresso: 5 euro, gratuito per i ragazzi sotto i 14 anni. Possibilità di visite guidate su prenotazione al 0586820268 – 0586820226 – 0586820504.
© Vietata la riproduzione
Lascia un commento