
LIVORNO – Sabato 10 Novembre, ore 9.00 presso l’Auditorium del Museo Storia Naturale del Mediterraneo in via Roma 234, si terrà il convegno “Insieme contro il razzismo”.
Alla tavola rotonda saranno presenti: Anna Maria Rossi dell’Associazione La Nuova Limonaia di Pisa e professoressa di Genetica Umana; Emiliano Carnieri del Caffè della Scienza “N. Badaloni” e paleoantropologo; Moreno Toigo di Sumrg Ricerche; Barbara Henry docente di Filosofia politica e direttrice del Laboratorio Global Security and HUmen Rights dell’Istituto Dirpolis della Scuola Sant’Anna; Stefano Gallo dell’ISSM-CNR Napoli e collaboratore Istoreco Livorno; Sergio Bontempelli, operatore degli Sportelli di assistenza legale per migranti. A moderare sarà il giornalista Luca Salvetti.
Il convegno aperto al pubblico, illustrerà quanto sottoscritto e inviato dalle associazioni sopra indicate al Presidente della Repubblica, al Presidente Regione Toscana e al sindaco di Firenze, per richiamare le istituzioni alla difesa dei principi costituzionali, quali la tutela contro le discriminazioni razziali, etniche e religiose, ricordando le ragioni scientifiche, storiche e geopolitiche, dal colonialismo fino alla globalizzazione di oggi.
Ritengono fondamentale conoscere le ragioni che danno origine a forti migrazioni da Paesi devastati dalle guerre, dalla fame e che suscitano allarme sociale, mediaticamente evocato quindi possibile prodromo di odio razziale.
Alcuni passi del documento
Dal documento inviato si legge: “Sulle ragioni scientifiche lo scienziato Donald Johansson paleoantropologo americano, afferma che “Siamo figli dell’Africa e di un’avvincente storia di diversità che ci ha fatto giungere fin qui: ora dobbiamo avere più rispetto per la natura che ci ha creato”.
Nel “Manifesto degli scienziati antirazzisti” (19/11 Luglio ’08) si sostiene che “non esiste una chiara distinzione genetica fra i Mediterranei d’Europa (Occidentali) da una parte e gli Orientali e gli Africani dall’altra. Sono state assolutamente dimostrate, dal punto di vista paleontologico e da quello genetico, le teorie che sostengono l’origine africana dei popoli della terra e li comprendono tutti in un’unica razza”.
E ancora: “La storia insegna che l’Ideologia razzista, quale visione del mondo racchiuso in nazionalismi e isolazionismi, economici e sociali, ispirandosi alle “idee dei darwinisti sociali tedeschi della fine del diciannovesimo secolo, è all’origine dello sterminio di ebrei, rom, disabili, polacchi, prigionieri di guerra sovietici, e Afro – tedeschi, oltre ai dissidenti politici, Testimoni di Geova, omosessuali e gli individui definiti asociali.
Per definizione il colonialismo europeo è il dominio esercitato da una popolazione su un popolo estraneo mediante lo sfruttamento, economico, politico, ideologico, del diverso grado di sviluppo esistente tra i due. Ad oggi la globalizzazione e il neocolonialismo “informale”, sta producendo un’ulteriore divaricazione tra ricchi e poveri, e ciò produce in Europa l’aumento di offerte politiche populistiche, razziste e xenofobe a largo consenso popolare, originate da inadeguate politiche migratorie europee e nazionali, che perseguono, quale obiettivo primario, la chiusura dei porti per contrastare un’immigrazione non governata”.
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