Incontro sulla filosofia con Lamberto Giannini

L'evento si svolgerà all'ex Cinema Aurora

Lamberto Giannini. Foto: Cristiano Colombi
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Pubblicato ore 18:00

  • di Diego Luschi

LIVORNO – Secondo il pensiero debole, e quindi secondo i loro fautori, con il postmodernismo, e con una storia che non può più esser vista come un percorso unitario, ma frammentato e senza uno scopo, ogni racconto che si è posto come universale perde di valore delegittimandosi. “Semplificando al massimo, -dice Lyotard ne “La condizione postmoderna”- possiamo considerare postmoderna l’incredulità nei confronti delle metanarrazioni”.

Ma l’incredulità, il dubbio, è roba da cervelli pensanti, e se una delle peggiori metanarrazioni del “Secolo breve” ha avuto la sua fine con la sentenza del Processo di Norimberga, tra il 30 settembre e il primo novembre 1946, evidentemente così non è per menti meno allenate al pensiero e abituate semmai ad aver i neuroni tramortiti dai colpi: come nel caso di quel Michele Broili, che si è presentato all’incontro per campione super-piuma con un torace completamente tatuato di simboli inneggianti al regime nazista.

Più ci penso e più rido (amaramente) e lo associo a quel Hiroo Onoda che rimase per trent’anni nelle foreste filippine in totale isolamento, pensando che la Seconda Guerra Mondiale fosse ancora in atto, difendendo un avamposto nipponico, ma almeno lui (forse) dopo quasi sei lustri lo capì, oggi dalla fine del nazismo son passati più di settant’anni. Vista la figura barbina, e per di più da ariano contro un “negro”, chissà se a Camelot potrà davvero ritornare, magari trova chiuso. La storia insegna ma anche il presente, a intenderlo davvero, fa paura.

La postmodernità e il pensiero debole sono al centro dell’incontro del “Giardino filosofico” con il docente di storia e filosofia e regista Lamberto Giannini. L’appuntamento è per domani, il 22 settembre, ore 21, 15 all’ex Cinema Aurora.

Giannini partirà dal libro di Lyotard del 1979 che sconvolge il mondo filosofico, affrontando il presupposto che le narrazioni filosofiche divenute pilastri dell’occidente, sono in realtà metanarrazioni che si sono schiantate di fronte alla storia, si passerà quindi la pensiero debole di Vattimo che invita a non credere più in verità assolute ed esatta, ma ad accettare la complessità dando comunque direzione politica al pensiero incontri rivolti a tutti, sia appassionati che profani della materia.

Gli interessati possono mandare un messaggio WhatsApp che avrà valore di prenotazione al numero 3383764627, se le condizioni climatiche non consentiranno la conferenza si svolgerà al chiuso, necessario il green pass. Ingresso libero.

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