
Pubblicato ore 20:55
- di Valeria Cappelletti
LIVORNO – “Saranno presenti 83 artisti alcuni saranno dei collettivi quindi in tutto avremo oltre cento partecipanti all’estemporanea del Premio Rotonda“, sono le parole di Veronica Carpita, direttrice della Fondazione d’arte Trossi-Uberti.
Toscana, Lazio, Abruzzo, Veneto, Emilia Romagna, Sicilia, Lombardia, Campania, Puglia, Calabria e poi ancora Cina, Cuba, Francia, Germania, USA e Vietnam, sono queste le regioni e i paesi stranieri di provenienza degli artisti che domani prenderanno parte all’iniziativa.

Questo pomeriggio, 30 settembre, si è tenuta l’inaugurazione del Premio Rotonda 2022 all’interno di Villa Trossi. Una inaugurazione-conferenza con i presenti che hanno parlato anche della storia del Premio.
Sono intervenuti il sindaco Luca Salvetti, Libera Capezzone presidente della Fondazione d’arte Trossi-Uberti, la direttrice Veronica Carpita e Michele Pierleoni presidente del Gruppo Labronico e critico d’arte. Erano presenti anche i tre membri della giuria del Premio: Giorgio Bacci (docente di Storia dell’arte contemporanea presso il Dipartimento SAGAS dell’Università degli Studi di Firenze), Gianni Pozzi (visiting professor alla Beijing Technological University e membro del CdA del Museo delle Ceramiche Richard Ginori di Sesto Fiorentino, nonché critico d’arte e curatore) e Antonella Sciarra (sociologa dell’arte, event manager e giornalista).
Molti i presenti che hanno sfidato il maltempo pur di prendere parte all’inaugurazione. Il sindaco Salvetti ha sottolineato l’importanza del Premio, congratulandosi con la Fondazione per il numero di artisti partecipanti e per la provenienza ottenuto in così poco tempo e poi ha voluto ricordare Nedo Luschi e Mario Borgiotti (presenti i familiari) gli artisti che, insieme a Renzo Casali, posero le basi per il Premio nel 1953, e Gianfranco Magonzi, scomparso a maggio, per anni presidente della Fondazione Trossi.
Di grande impatto il discorso di Libera Capezzone che in pochi minuti ha saputo unire storia, cultura e arte per poi concludere: “Mi sono chiesta se la cultura serva davvero. Senza cultura non c’è coesione sociale e non c’è sviluppo”. Ha poi citato il sindaco Furio Diaz che: “dopo le ferite dell’ultima guerra ha dato vita alla Casa della Cultura e Mario Borgiotti che si è messo a dipingere insieme ad altri livornesi, dando vita a un evento come il Premio, quindi sì la cultura serve”.
Ricordiamo che all’interno dei locali di Villa Trossi è presente anche la mostra dal titolo “Libeccio”, omaggio a Maurizio Biagini.

Installazione
Questo pomeriggio è anche stata inaugurata la installazione “Orbita. Passeggiata visionaria” a cura di Giacomo Favilla all’interno della Rotonda di Ardenza. L’installazione si compone di luci che avvolgono i tronchi degli alberi, che illuminano le panchine e di cerchi luminosi. Le panchine sono arricchite da parti sonore che raccontano aneddoti legati alla storia del Premio.

Estemporanea
Domani mattina dalle ore 9 apertura dell’estemporanea, alla Rotonda di Ardenza, con gli artisti che realizzeranno le loro opere. Sono ammesse opere di grafica, pittura, fotografia, video, scultura, performance e installazioni, purché realizzate in loco e con il solo vincolo tematico: la Rotonda quale luogo storico e d’ispirazione degli artisti.
Due i premi in denaro previsti: uno dedicato all’artista under 35 e uno dedicato al vincitore assoluto che saranno assegnati dalla giuria di esperti. Alle ore 17.30 si terrà la premiazione del vincitore e l’elezione dei 10 finalisti in mostra.
Foto della giornata di oggi
© Vietata la riproduzione
Lascia un commento