Il Mascagni Festival chiude in bellezza con la Banda Musicale dei Carabinieri

"Cavalleria", l'omaggio a Morricone, l'Inno di Mameli tra i brani eseguiti

Foto: C. Foschi
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Pubblicato ore 07:00

  • di Gianluca Donati

LIVORNO– Trionfale chiusura del “Mascagni Festival” nella serata di ieri, 19 settembre, a partire dalle ore 19, con brani musicali eseguiti dalla Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri diretta dal Colonnello Massimo Martinelli. I posti della platea tutti esauriti, nel rispetto del distanziamento sociale; purtroppo c’è anche da registrare la presenza di altri spettatori ammassati dietro le transenne, senza rispettare la distanza.

I musicisti in uniforme, sono sfilati lungo la Terrazza Mascagni davanti al pubblico seduto, marciando al suono dei tamburi e hanno preso posizione. Poi è salito sul palco Daniele Salvini del Teatro Goldoni per il discorso introduttivo di rito. Il direttore d’orchestra Martinelli ha così afferrato la bacchetta e ha dato il via alla musica.

Si è aperto con la “Norma” di Vincenzo Bellini, poi due brani di Pietro Mascagni: “La città eterna” e l’intermezzo del “Gugliemmo Ratcliff”. Sulle note di quest’ultimo brano, il sole lentamente scendeva sull’orizzonte mentre si accendevano i lampioni della Terrazza. Sono seguiti tre brani di Ennio Morricone: “Sinfonia per Baaria”, “Mission” e “Nuovo Cinema Paradiso”. Restando nel campo delle colonne sonore e stata eseguita “La vita è bella” di Nicola Piovani. Scendeva la notte e sopra i musicisti in uniforme si stagliava la falce di luna. È seguita “La danza delle ore” di Amilcare Ponchielli, che fu maestro del Mascagni. Ed è l’occasione per tornare al compositore labronico con il brano forse più atteso della serata: l’intermezzo della “Cavalleria Rusticana”.

Dopo questa esecuzione, è salito sul palco il sindaco Luca Salvetti prendendo la parola: “Quelli del Mascagni Festival sono stati giorni intensi, e alla fine tutto è filato liscio e questa serata è la degna chiusura. Dopo la mostra di Modigliani e Mascagni, intendiamo continuare in questa direzione”. Poi il sindaco ha consegnato una targa encomiastica al maestro Martinelli e alla sua banda.

Ma la serata non è finita, ed è entrata nella fase “istituzionale”; le balaustre e la pavimentazione della Terrazza si sono così illuminate con le luci colorate del tricolore nazionale. I musicisti hanno ripreso a suonare al cenno della bacchetta del Maestro ed è stata la volta di “T911 – Primo Tuscana”, composta dallo stesso Massimo Martinelli, che è l’Inno per l’Anniversario Reggimento Tuscania, seguita da “La fedelissima” di Luigi Cirenei, Marcia d’Ordinanza dell’Arma dei Carabinieri.

Poi è arrivato il momento più solenne: si sono udite le prime note de “Il Canto degli Italiani” (Inno Nazionale Italiano), e tutto il pubblico si è alzato in piedi cantando in coro l’inno della nostra patria, senza dimenticarne una sola parola. Gli applausi sono scrosciati spontanei e a gran voce si è evocato il bis. La banda dell’Arma dei carabinieri ne ha concesse ben due: “C’era una volta il west” e “Il buono, il brutto e il cattivo” entrambi dedicati al grande  Ennio Morricone.

Le immagini sono di Cecilia Foschi

  • Il Direttore Colonnello Massimo Martinelli. Foto: C. Foschi

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