
Pubblicato ore 17:14
– di Gianluca Donati
LIVORNO – La città prova a ripartire dopo lo stop forzato per il Covid 19 e lo fa anche con il rilancio dell’arte e della cultura. E il tema del 3° concorso fotografico annuale promosso dalla Fondazione Carlo Laviosa e dal Comune di Livorno, ha, infatti, come tema: “Il lavoro a Livorno nonostante il Covid 19”.
L’iniziativa è stata illustrata alla stampa dall’assessore alla cultura Simone Lenzi, dall’art director della Fondazione Laviosa Serafino Fasulo, dal consigliere Fondazione Laviosa Piero Starita, e dalla responsabile organizzazione e relazioni pubbliche della stessa Fondazione, Simona Manfredini.
Nel corso della conferenza stampa, l’assessore Lenzi ha regalato una gustosa anticipazione: la mostra dedicata al celebre fotoreporter Martin Parr, che doveva tenersi ad aprile e poi sospesa per il Coronavirus, si terrà, contrattempi permettendo, durante quest’estate.
Per il concorso fotografico “Fotografia e mondo del lavoro: il lavoro a Livorno nonostante il Covid 19”, gli scatti selezionati non saranno esposti come nelle due precedenti edizioni del 2018 e 2019, nella consueta sede museale di Villa Mimbelli, bensì, in piazza del Luogo Pio, uno spazio pedonale che consentirà la visione delle immagini stampate su grandi pannelli ed esposte su strutture speciali, garantendo la richiesta distanza di sicurezza.
Gli appositi pannelli, saranno collocati nell’angolo della piazza dove, in occasione della mostra di Modigliani, erano presenti diverse piante in vaso. Nello stesso spazio, al termine della mostra fotografica, è prevista la piantumazione di alberi d’alto fusto.
Si prevedono fotografie che raccontino il lavoro di medici, infermieri e personale sanitario impegnati in prima linea a difesa della comunità ma anche immagini dei tanti settori che malgrado l’emergenza di questi mesi, non si sono fermati, consentendo così alla nostra città di andare avanti.
Le modalità
L’iscrizione al concorso è gratuita e aperta a fotoamatori e professionisti che abbiano compiuto il 18esimo anno di età. Le foto saranno selezionate da una giuria che si riserverà di stabilire il numero complessivo delle opere ammesse alla fase finale. Tutti gli scatti selezionati – oltre che all’esposizione di piazza del luogo Pio che conterà 20 pannelli – saranno pubblicati sul sito della Fondazione Laviosa ed esposti nella nuova sede della stessa Fondazione in via della Posta, 44.
Per iscriversi al concorso è sufficiente connettersi sul sito della Fondazione e compilare il modulo di partecipazione.
Il termine ultimo per l’iscrizione e l’invio del materiale è il 30 giugno prossimo. I risultati del concorso saranno comunicati dalla giuria entro il 10 luglio e successivamente, nell’arco dell’estate, le opere vincitrici saranno esposte.
Il tema del concorso deve essere attinente al “lavoro” e le foto devono testimoniare il periodo d’emergenza dovuto al Corona Virus nella città di Livorno, quindi nelle immagini deve essere riconoscibile la nostra città e devono essere presenti gli elementi che fanno comprendere che si tratta del periodo del Covid 19. Ogni partecipante potrà inviare al massimo tre scatti.
Non saranno ammesse fotografie con firma e/o segni identificativi riconoscibili di qualsiasi genere. Le foto dovranno essere un unico scatto, pertanto non è consentita la composizione tramite collage o programmi digitali.
È ammesso il ritocco digitale limitato alle funzioni di riquadratura immagine, bilanciamento colore, esposizione, contrasto, chiarezza. Sono ammesse sia foto a colori che in bianco e nero.
Il formato delle foto deve essere di tipo JPEG e profilo colore sRGB. Ciascuna foto caricata sul sito dovrà avere la dimensione massima di 1920 pixel (lato lungo) x 1080 pixel (lato corto); non saranno ammessi formati diversi. La dimensione non dovrà essere superiore di 1MByte. Il singolo file dovrà essere denominato da: nome, cognome e numero della foto. I selezionati saranno invitati a inviare le foto nella dimensione 40x30cm (LxA) – formato A3, circa 4134×2923 pixel a 250/300 dpi.
La giuria del concorso 2020 è composta da tre membri della Fondazione Laviosa e tre rappresentanti dell’Amministrazione Comunale.
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