“Il corpo e la radice”: presentazione della silloge poetica di Francesca Talozzi

L'appuntamento è il 25 febbraio alle ore 17.30

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Pubblicato ore 14:00

LIVORNO – Cinquantasei poesie in cui corpo e pensiero sono tutt’uno, voce di un sé personale e universale, racchiuse nella silloge “Il corpo e la radice” di Francesca Talozzi, pubblicata da Edizioni Ets. Il volume verrà presentato sabato 25 febbraio ore 17.30 nel locale Thisintegra, via Ganucci 3.

Francesca Talozzi, molto conosciuta e amata a Livorno, è scomparsa lo scorso maggio a soli 59 anni, dopo una lunga malattia. In “Il corpo e la radice” ha affidato i suoi sentimenti e pensieri più intimi, il suo modo di amare e vivere, la sua visione del mondo e di sé.

Presenteranno il libro Silvia Rosa, traduttrice e amica pisana di Francesca Talozzi, autrice della postfazione al volume; Viola Barbara del collettivo artistico Uovo alla Pop che nel 2021 ha collaborato con Francesca al progetto Documenta 30 per la memoria del Moby Prince e Marco Bruciati che con Francesca ha condiviso alcune iniziative teatrali e l’esperienza di Buongiorno Livorno di cui Francesca è stata presidente tra il 2015 e il 2016. Modera l’incontro Alessia Cespuglio, amica di lunga data di Francesca con la quale nel 2009 ha fondato la compagnia teatrale Effetto Collaterale.

Leggeranno una scelta di poesie: Nara Biagiotti, Stefania D’Echabur, Simonetta Filippi, Rina Giuffrida, Fiamma Lolli, già in scena in occasione della Giornata della Memoria nella lettura “Chi porterà queste parole?” lettura scenica dell’omonima opera di Charlotte Delbo (leggi qui l’articolo dello spettacolo), promossa da Effetto Collaterale proprio in ricordo di Francesca Talozzi.

Nota in città per l’attività teatrale e le tante iniziative a sostegno della memoria del Moby Prince, Francesca Talozzi a 34 anni si ammala di una rara malattia reumatica e da lì, come si legge nella quarta di copertina dell’elegante volume, “inizia una nuova vita all’insegna dell’impegno sociale, dell’attivismo femminista e di due grandi passioni: la scrittura e il teatro”.

La raccolta, composta tra il 2018 e il 2019, colpisce per la cura e l’intensità della parola, a tratti ruvida quasi tagliente, per la profondità e la lucidità del pensiero. Mescolando con sapienza toni e ritmi, le poesie passano dall’elegia amorosa, tenera e mai banale, all’invettiva affrontando temi diversi: la malattia, l’amore, gli affetti familiari, la politica, la morte.

A seguire aperitivo.

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