
Pubblicato ore 16:00
TRANI – Al “Festival Nazionale Il Giullare – Teatro contro ogni barriera” di Trani (Puglia), la Compagnia Mayor Von Frinzius torna a vincere. La manifestazione, giunta alla 14esima edizione, ha dedicato la sera del 24 luglio alla premiazione delle compagnie teatrali e i Mayor hanno portato a casa ben due premi per lo spettacolo “Sonnambuli, se c’è un rigore lo tiro io“.
La sera del Festival, dopo una lunga attesa, è stato annunciato il nome di Giacomo Lagorio come migliore attore, con il testo di Lamberto Giannini “Le madri sono Dio”, recitato proprio durante “Sonnambuli”: “Quando morirò non voglio un Dio estraneo che mi accoglie. Voglio mamma. Sarebbe una delusione trovare il paradiso. Io vorrei ritrovare le tue braccia che mi prendono in collo, appoggiare la testa al tuo seno, perché solo in quei momenti non avevo paura. Se mi dicessero che anche solo per un attimo ritroverò questo non avrei più paura della morte, mi sentirei sicuro e forte. Come mi sento sicuro e forte quando mi sembra di vederti e mi viene da piangere. Un Dio dovrebbe abbracciare troppe persone. Una madre solo i figli“.
Di seguito la motivazione: “Per la capacità di farsi portavoce con chiarezza e autorevolezza espressiva di uno dei messaggi più forti e provocatori di questa edizione del Giullare. Di chi avremo più bisogno in altra vita? Probabilmente tutto ci potrà mancare tranne che la mamma, soprattutto per chi è cresciuto in una condizione di disagio e l’ha sempre avuta al suo fianco, vivendoci in totale simbiosi”.
Grande soddisfazione per la Comapagnia, ma non è finita qui, perché è arrivato anche il premio come miglior regia per Lamberto Giannini, Rachele Casali, Marianna Sgherri e Silvia Angiolini.
La motivazione: “Premio molto importante. Per la capacità di regalare al pubblico, anche coinvolgendolo nello spettacolo grazie alla ripetuta discesa in platea degli attori, un pezzo di teatro curato in ogni minimo particolare con il sapiente uso di spazio scenico, luci, effetti e musiche a servizio di un testo tanto difficile quanto perfettamente rappresentato. Complimenti”.
Secondo posto invece per il premio come miglior spettacolo (vinto nel 2016 e nel 2018): “Per la capacità di rappresentare, partendo da una storia autobiografica, frammenti di vissuto in cui ciascuno di noi può riconoscersi e che insieme contengono la perfetta imperfezione della vita nell’interazione con l’altro e il diverso. Opera corale pienamente funzionale per confermare e rafforzare il messaggio del giullare: integrare senza mai dimenticare di mettere a disagio”.
La Compagnia vuole ringraziare tutto il resto dell’associazione OAMI, alla Fondazione Teatro Goldoni di Livorno, alla BCC di Castagneto Carducci, main sponsor della compagnia, all’arma dei Carabinieri, Marco Gay e Giuseppe Diciolla, a Giorgio e Claudio Chiellini, a Michelangelo Salvini ed alla famiglia di Andrea Matteucci.
Adesso il pensiero va a Effetto Venezia, in scena con “Sonnambuli, se c’è un rigore lo tiro io” il 5 agosto in piazza del Luogo Pio, alle ore 22.
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