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COLLESALVETTI – “Luigi Servolini e Frank Brangwyn al tempo dell’Eroica. Momenti della rinascita della xilografia tra Italia e Inghilterra” è il titolo della mostra che inaugurerà domani, martedì 5 settembre alle ore 17.00, alla Pinacoteca Comunale Carlo Servolini (nella nuova sede di Villa Carmignani, Collesalvetti, via Garibaldi, 77).
La mostra, organizzata e promossa dal Comune di Collesalvetti, viene inaugurata in occasione della Fiera di Collesalvetti, ed è ideata e curata da Francesca Cagianelli. L’esposizione sarà visitabile fino al 26 ottobre (tutti i giovedì, ore 15.30-18.30; dal 9 settembre al 1 ottobre: sabato e domenica, ore 15.30-18.30 /ingresso gratuito, visite guidate su prenotazione per singoli gruppi: 0586-980251/252 e 392 6025703).
Determinata a proseguire e amplificare il percorso espositivo pluriennale avviato con l’obiettivo di valorizzare la stagione dei due Servolini alla luce di un sempre più approfondito e articolato dialogo culturale con l’Europa, l’Amministrazione Comunale colligiana punta questa volta alla relazione artistica intercorsa tra Luigi Servolini e il pittore e incisore britannico Frank Brangwyn (Bruges, 13 maggio 1867 – Ditchling, 11 giugno 1956).
Se è vero che nel volume “La Xilografia” (Arnoldo Mondadori Editore 1950) Luigi Servolini celebrerà Frank Brangwyn tra i più meritevoli interpreti della rinascita del genere della xilografia a colori in Inghilterra, tra coloro cioè che “si distinguono, oltre che per l’originalità, per la novità dei mezzi con cui ottengono i loro lavori”, è sulle pagine della prestigiosa rivista ligure “L’Eroica” che già si profila quell’afflato espressivo verso “il caso Brangwyn” condiviso oltre che dal direttore Ettore Cozzani, anche con ogni probabilità da coloro che, come lo xilografo livornese, vi furono cooptati nel corso degli anni Venti.
Non a caso, nel percorso espositivo della mostra colligiana, domina la sala riservata alle incisioni di Brangwyn pubblicate sul numero speciale de “L’Eroica” del 1919 dedicato all’Inghilterra, all’interno del quale un programmatico redazione illustra le ragioni della fortuna dell’artista britannico in Italia, con riferimento alla sua arte, come “tipica espressione della moderna sensibilità e gagliardezza tecnica inglese”, i cui esiti xilografici risultano “un segno della sua grande passione per la nostra terra e la nostra cultura”.
L’ampia panoramica offerta dalla mostra colligiana della produzione xilografica di Luigi Servolini all’epoca della collaborazione con “L’Eroica”, ma anche nel decennio successivo, rende atto di quell’ammirazione per la sperimentazione degli estremi virtuosismi della pratica xilografica messi in atto da Brangwyn e condivisi da una folta schiera di xilografi del Novecento.
La più profonda gratitudine del Comune di Collesalvetti va a Fondazione Livorno per la concessione del prestito dei trentadue capolavori incisori di Luigi Servolini.
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