
- di Valeria Cappelletti
LIVORNO – Sarà dedicata a Francesco Cangiullo, artista a tutto tondo, appartenuto al primo Futurismo (con cui si indica il periodo tra il 1909 e il 1918), la mostra dal titolo “Cangiullo, futurista dissidente” che verrà inaugurata il 13 aprile alle ore 17.30 al primo piano della Biblioteca Labronica (viale della Libertà – ingresso libero, visitabile fino al 9 giugno).
Nato a Napoli nel 1884, Cangiullo è stato livornese di adozione, poiché nella nostra città ha vissuto gli ultimi anni della sua vita e qui è morto nel 1977.
“Un personaggio poliedrico che si innamorò dei tramonti livornesi – ha detto Francesco Belais, assessore alla cultura – sono molto contento di presentare questa mostra perché su Cangiullo e il Teatro della Sorpresa ho fatto la mia tesi di laurea. Dovevamo dedicargli un vento già nel 2017 per i 40 anni dalla morta, ma a causa di contrattempi improvvisi abbiamo dovuto rimandare. Questo grande personaggio decise di vivere a Livorno all’Hotel Palazzo e coltivò una profonda amicizia con Paolo Belforte. Artista meno conosciuto rispetto ad altri come Marinetti, Depero, Balla, ma solo perché decise di uscire dal movimento Futurista quando questo di legò al Fascismo e questo gli impedì di riscuotere il meritato successo, ma Cangiullo ha lasciato una grande traccia di sé ed è quindi doveroso riscoprirlo e farlo conoscere”.
Oggetti e documenti in mostra
La mostra indaga il percorso artistico dagli anni della giovinezza napoletana, all’epoca della sua adesione al Futurismo fino al lungo periodo trascorso a Livorno.
Saranno dunque esposte: una raccolta di manoscritti, lettere, fotografie, partiture, edizioni rare e pubblicazioni d’epoca, dipinti, disegni e collage degli anni livornesi oltre ad alcune preziose testimonianze grafiche e pittoriche del periodo futurista, tutto materiale conservato dalla famiglia Trassinelli e da Mena Joimo con cui l’artista strinse un’intesa amicizia quando si trovava a Livorno; una parte del materiale invece appartiene alle biblioteche cittadine.
“Cangiullo fu un funambolo della parola sia orale che scritta – ha detto Veronica Carpita, della Fondazione D’arte Trossi Uberti e curatrice della mostra – un grande sperimentatore a un livello tale che il suo ruolo nel primo Futurismo è stato enorme “. Letterato e amante di teatro, inventore delle Lettere Umanizzate e del Teatro della Sopresa (manifesto Futurista del teatro), musicista, pittore e giornalista, fu considerato da Marinetti “primo e altissimo poeta napoletano”, compose anche musiche.
L’artista napoletano strinse amicizia anche con Padre Davanzati, quest’ultimo lo convinse a mettere in scena negli anni Sessanta al Centro Artistico Il Grattacielo di Livorno l’ultima commedia scritta da Cangiullo “La cura delle rose“.
“È stato una grande persona – ha detto l’attrice Simonetta Del Cittadino che ha conosciuto di persona Cangiullo ed è stato oggetto della sua tesi di laurea – un napoletano verace, che salutava con il baciamano, sempre con cappello e bastone”. A Simonetta del Cittadino il compito di mettere in scena alcune tra le più eclatanti performances futuriste tratte dal Teatro della Sorpresa il 9 giugno a chiusura della mostra.
Il programma
Nel corso dell’inaugurazione l’Istituto Mascagni eseguirà alcune composizioni di Cangiullo tra cui il “Mastro ‘ttone” brano del 1904 (di Viscillo/Cangiullo) ed è previsto anche un intervento di Simonetta Del Cittadino. Per l’occasione verrà offerto un aperitivo futurista.
Il 5 maggio si terrà una tavola rotonda di approfondimento sulla figura dell’artista oltre alla presentazione del catalogo della mostra.
Sono previste visite guidate da parte della Cooperativa Itinera, aperture domenicali il 5 e il 19 maggio e il 9 giugno con orario 17-19.
Tra le altre iniziative si volgerà una giornata che prevede la presenza di Leonardo Clerici, figlio di Ala Marinetti, la secondogenita di Filippo Tommaso Marinetti tra i maggiori esponenti del Movimento Futurista, del Maestro Enzo Amato musicologo e presidente del Festival internazionale del ‘700 Musicale Napoletano che proporrà alcuni brani musicali, di Matteo D’Ambrosio massimo esperto di Futurismo napoletano e della poetessa Roberta Russo.
La mostra si compone anche di un documentario inedito con interviste ad alcuni personaggi che hanno conosciuto direttamente o indirettamente l’artista: Enzo Trassinelli, Laura Belforte e Simonetta Del Cittadino. Inoltre saranno presenti anche tre sedie realizzate per l’occasione da alcuni allievi della Fondazione Trossi Uberti che hanno partecipato a un contest promosso dalla Fondazione mirante a costruire la sedia ZANG, che Cangiullo descrisse nel Manifesto del Mobile Futurista ma di cui si sono persi i progetti.
Orari mostra
“Cangiullo, futurista dissidente” sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 13.
Informazioni: 0586824511 – 0586894563. Ingresso libero.
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