
Pubblicato ore 21:43
- si ringrazia Furio Pozzi per le fotografie e per il contributo nella stesura dell’articolo
LIVORNO – “È un grandissimo onore per la famiglia Picchi che mio padre Armando sia ricordato dalla sua città e dalla sua gente, che tanto amava, con così grande e sincero affetto”, sono le parole di Leo Picchi, figlio di Armando che, in collegamento online, questa mattina 20 maggio, ha preso parte alla conferenza stampa di presentazione delle iniziative per i 50 anni dalla morte di Armando Picchi.
Iniziative che si terranno il 27 maggio (giorno della morte) e il 28 maggio. Insieme a Leo Picchi, sempre online, è intervenuto anche Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, squadra nella quale Picchi giocò dal 1960 al 1967, divenendo anche capitano e con i nerazzurri vinse tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe intercontinentali.
Le iniziative
Ma veniamo alle due giornate dedicate al grande libero tanto amato dai livornesi e non solo.
Giovedì 27 maggio alle ore 21 in Fortezza Nuova spettacolo dal titolo “In ricordo di Armando Picchi” scritto da Alessandro Brucioni e Michele Crestacci con l’interpretazione di Michele Crestacci. Costo del biglietto € 12.
Prevendite online già iniziate sul sito mowanteatro.
La prevendita in Fortezza Nuova prenderà il via da lunedì 24 fino a giovedì 27 maggio con orario 10 -12 / 17 – 19.

Venerdì 28 maggio alle ore 16,30, nel gabbione dei Bagni Fiume (viale Italia), partita amichevole a cui parteciperanno: Leo Picchi, Massimiliano Allegri, Igor Protti, Cristiano Lucarelli, Leonardo Pavoletti, Mario Menicagli, Alessandro Brucioni, Michele Crestacci, il giornalista Alessandro Guarducci, Nicola Falleni (Direttore generale del Comune di Livorno) e il sindaco Luca Salvetti. Giacomo Ciccio Valenti farà la cronaca della partita.
Alle ore 18 talk show nel salone del ristorante dei Bagni Fiume. Moderatore: Fabrizio Pucci, giornalista. La gabbionata e il talk show saranno a numero chiuso e su invito nel rispetto delle normative anticovid.
Al momento hanno dato la propria disponibilità:
Leo Picchi, Massimo Moratti, Massimiliano Allegri, Giacomo (Ciccio) Valenti, Aristide Guarneri, Enrico Bertolino, Igor Protti, Cristiano Lucarelli, Leonardo Pavoletti, il sindaco Luca Salvetti, Alessandro Guarducci.
Presentazione da parte di Mario Menicagli, direttore del Teatro Goldoni, del libro/monologo “Picchi” edito da Sillabe
Proiezione del docufilm “Armando Picchi, diario di bordo del capitano” prodotto da MaGa Production – Thalia con la collaborazione dell’associazione culturale Extra.
Gli interventi
“Nel corso di questi due anni – ha detto il sindaco Luca Salvetti – abbiamo avuto l’onore di omaggiare i nostri livornesi più importanti, che cioè hanno ottenuto successi a livello mondiale e noi dobbiamo farli diventare un motivo di vanto. Armando Picchi è Livorno, perché la sua storia è straordinaria ha un epilogo drammatico, però quello che lui ha rappresentato nel mondo dello sport e soprattutto nel suo continuo legame con Livorno è qualcosa che dobbiamo esaltare. Avevamo pensato inizialmente a tre giorni di eventi, ma poi siamo scesi a due giorni, perché non era possibile organizzare una partita allo stadio Picchi e quindi è nata un’alternativa affascinante: un incontro di calcio ai Bagni Fiume”.
Alla conferenza stampa era presente anche Armando Neri, della famiglia proprietaria dei Bagni Fiume e imparentata con Picchi.
Massimo Moratti ha avuto parole di stima nei confronti di Armando Picchi: “Uomo corretto e fiero. Ho ricordi meravigliosi legati ad Armando Picchi. Era un personaggio a cui tutti facevano riferimento ed era una persona stupenda che ci ha lasciati troppo presto. L’Inter deve a lui il suo successo”.

Leo Picchi: “Nonostante siano passati 50 anni, parlare di mio padre mi fa commuovere e spesso mi annebbia i pensieri, ho creduto fosse buona cosa annotarmi ciò che vorrei comunicare a tutti voi. È volato in cielo 50 anni fa e mi sembra ieri che insieme a mio fratello Gianmarco stavamo vivendo, con un’infinita pesantezza nel cuore, le commemorazioni per i 10 anni dalla sua scomparsa che si tennero proprio nella sua tanto adorata città nel lontano 1981. Io avevo 12 anni, mio fratello 10 e mezzo, ci sembrava che fosse trascorsa una vita intera da quando ci aveva lasciati. Ma si sa, da bambini la percezione del tempo è completamente differente. Ciò che invece è rimasta assolutamente immutata è la mancanza che di nostro padre avvertiamo ogni singolo giorno. Abbiamo sempre cercato di onorarne la memoria e di perpetrarne il ricordo. E spero davvero con tutto il mio cuore che guardandoci dall’alto possa essere soddisfatto delle persone che siamo diventate”.
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