“Amedeo Modigliani Mon Amour”, grande successo per il tour esperienziale

Tutto esaurito per il giro dei canali con la realtà aumentata

Il tour in battello del progetto di Uovo alla Pop
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LIVORNO – Ha registrato il tutto esaurito il primo appuntamento con “Amma – Amedeo Modigliani Mon Amour”, il tour esperienziale di Uovo alla Pop che si è svolto ieri pomeriggio. Un viaggio nella storia di questo grande artista livornese troppo spesso dimenticato ma che ha lasciato un segno indelebile dell’arte mondiale.

Il racconto…

primo appuntamento con il tour “Amma – Amedeo Modigliani Mon Amour” lungo i canali per scoprire la storia di Modigliani
Un momento del tour

Guidati dalle voci di Libera Capezzone e Viola Barbara della Galleria Uovo alla Pop, i primi esploratori hanno sperimentato durante l’inaugurazione di ieri, sabato 25 maggio, il primo tour in battello e a piedi dedicato a Modì, che unisce la realtà aumentata e le opere di un collettivo di sei artisti, uniti per raccontare, ognuno con il suo tocco, un frammento dell’opera di Modigliani.

Un viaggio lungo i canali

Il tour “Amedeo Modigliani Mon Amour” è iniziato con un viaggio in battello lungo i canali perché la dimensione del porto e del mare è fondamentale per evocare la figura di Modigliani. Sin da bambino, insieme al nonno Isacco, sefardita, che aveva vissuto in Algeria e in Francia, Amedeo si addentrava in lunghe passeggiate, scoprendo la luce del mare e agli odori del porto, iniziato alla filosofia, agli scacchi, alla letteratura.

Una figura fondamentale per la formazione di Modì, la cui famiglia proveniva in parte da Livorno e in parte da Marsiglia, entrambe città portuali, crocevia di storie e tradizioni di tutto il mondo. E così ecco il battello che solca i fossi, passando sotto i ponti della Venezia e prosegue oltre il quartiere, mentre le due guide raccontano gli aneddoti della vita di Modigliani.

Il collettivo e la realtà aumentata

primo appuntamento con il tour “Amma – Amedeo Modigliani Mon Amour” lungo i canali per scoprire la storia di Modigliani
Cariatidi, opera di Giò Pistone

A rendere omaggio a Modì gli artisti Ligama, Elisa Muliere, Giulia Oblo, Giò Pistone e Isabella Staino grazie all’uso della realtà aumentata che, per mezzo di un’applicazione su cellulare, permette di arricchire ciò che si sta guardando con elementi nuovi.

Ligama con il suo divisionismo fatto di pixel interpreta un dipinto di Guglielmo Micheli, maestro livornese di Dedo, che rappresenta il porto di Livorno. Micheli, post macchiaiolo fu il primo maestro di pittura di Dedo, che con i suoi compagni di corso, alla ricerca di ispirazione, si addentrava spesso nella campagna livornese, e ancora più spesso, nelle viuzze più losche della città, cercando di catturare un frammento a colori di quella vita che scorreva davanti ai suoi occhi.

primo appuntamento con il tour “Amma – Amedeo Modigliani Mon Amour” lungo i canali per scoprire la storia di Modigliani
Realtà aumentata. Foto collage di Giulia Oblo

Elisa Muliere con un’opera astratta letteralmente estrae su tela la palette di colori di Modì, il rosa caldo dei suoi nudi, l’azzurro acqua degli occhi di Jeanne Hébuterne, il blu grigio degli ultimi ritratti di Modì da Pierrot.

Le illustrazioni di Giulia Oblo raffigurano in stop-motion le sculture delle teste di Modì gettate rabbiosamente da Dedo nell’acqua dei fossi, secondo la leggenda che per sempre le circonderà. Come emergono in un foto-collage improvviso sempre a cura di Giulia Oblo i ritratti delle donne immortalate da Modì.

Gio Pistone interpreta le figure delle Cariatidi, ispirate dalla fascinazione di Dedo per le prime sculture africane, che vide per la prima volta a Parigi. Le cronache raccontano che Modigliani non si stancava mai di guardare quei mascheroni africani, stregato dalle forme pure e semplici, che richiamavano una figura ancestrale, femminile, archetipica. Per le Cariatidi Dedo lavorava direttamente la pietra, con tutte le difficoltà che questo provocava dalla sua salute minata dalla tisi sin da bambino. Di queste figure raccontava Modigliani “Le teste di pietra ebbero su di me un effetto profondo, per alcuni giorni vissi con l’allucinazione di incontrare per strada persone che ne sarebbero potuti essere i modelli”. Gio Pistone interpreta le Cariatidi come delle principesse di Diana, sollevandone la spiritualità arcana che affascinava Dedo nelle linee portanti. Le Cariatidi di Gio Pistone sono delle sacerdotesse di Modì.

primo appuntamento con il tour “Amma – Amedeo Modigliani Mon Amour” lungo i canali per scoprire la storia di Modigliani
Prova realtà aumentata. Nudo di Modì in piazza Garibaldi

Il percorso di “Amma” continua poi a evocare la presenza di Dedo nelle viuzze di Livorno con Isabella Staino che sul molo di piazza Garibaldi racconta l’artista, con la sciarpa rossa, la giacca maremmana, il cappello a tesa larga e le tracce di Dedo che proseguono in via della Pina d’Oro nello spazio della Riuso. E le apparizioni continueranno anche nel segno improvviso di Mart con il suo omaggio a Dedo fatto con stencil e di Nicola Buttari con una speciale video installazione ospitata all’interno della Galleria Uovo alla Pop.

Le prossime date

I tour di “Amma” continuano, il prossimo appuntamento è il 2 giugno, e si protrarranno fino al 4 agosto, con l’idea di allargare sempre più questo tour con una speciale mappa pensata dalle ragazze di Uovo alla Pop per raccontare un percorso di una Livorno tutta da scoprire, unendo ai racconti i sapori, le storie dei luoghi e delle persone.

Informazioni e prenotazioni

Per prenotare i prossimi tour visitare il sito internet di Uovo alla Pop o scrivere a uovoallapop@gmail.com.

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