“Sull’oceano”, la favola amara raccontata da Crestacci

Il viaggio si trasforma in incubo

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Michele Crestacci. Foto di Glauco Fallani
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  • di Glauco Fallani:

LIVORNO – Folta folla ieri sera in Venezia per lo spettacolo di Michele Crestacci per  la rassegna “Scenari di Quartiere”. L’attore livornese ha messo in scena un lungo monologo durato circa un’ora. Il testo presentato, dal titolo: “Sull’oceano”, liberamente ispirato al romanzo di Edmondo De Amicis, ha messo in evidenza le capacità istrioniche del bravo interprete che, catturata l’attenzione del pubblico fin dalla prima frase, ha raccontato le vicissitudini del protagonista Whiteman che, dopo una dura giornata di lavoro, si ritrova ad ascoltare una frase completamente inattesa detta dalla propria fidanzata: “Caro, ti ho fatto una sorpresa, ho prenotato una crociera per noi sulla Royal Caribian”.

Si ritrova, così, catapultato in un contesto del tutto nuovo, ma alienante almeno quanto la realtà quotidiana che è costretto a vivere ogni giorno, una realtà che non gli piace affatto. Parte, quindi, una surreale descrizione che, tra comico, suoni onomatopeici e risvolti amari, ci porta a vivere con il protagonista, gli altri passeggeri di prima classe e quelli assai meno fortunati di terza classe, il viaggio di venti giorni sulla grande nave che fa rotta verso Montevideo.

Si passa Gibilterra, si ammirano da lontano le linee della costa africana e, quando non si vede più alcuna terra è l’immensità dell’oceano a prendere la parola. “Venite. Sono immenso, ma buono” dice al protagonista. Tutto sembra andare per il meglio, ma ben presto il viaggio si trasforma in un incubo. Tutto è predisposto perché un passeggero di prima classe si diverta e stia bene per forza.

E quando il nostro Whiteman viene visto piangere in un corridoio, prima si fa di tutto per tornare a farlo divertire e poi, non riuscendoci, si sigilla addirittura il compartimento dove si trova perché la sua “malinconia” non possa contagiare gli altri passeggeri. Una crociera incubo, insomma, addirittura più alienante e insopportabile della vita reale. Ma, sorpresa, il tutto si interrompe bruscamente all’insistente suono di una sveglia. “Alzati dal letto amore, dobbiamo prepararci e partire per la crociera” gli dice, premurosa, la sua fidanzata.

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