
LIVORNO – Si chiama “Trionfo” e raffigura Armando Picchi, Pietro Mascagni, Zeb, Giovanni Fattori, Carlo Azeglio Ciampi e Amedeo Modigliani, sei personaggi dal cuore labronico e che hanno fatto conoscere la nostra città fuori dai confini livornesi.

“Trionfo” è il murale realizzato da Andrea Montagnani e Cosimo Grandoli, due ragazzi di Volterra, vincitori del concorso “Livorno a fuoco. Giovani artisti per un murale” lanciato dalla Fondazione d’Arte Trossi Uberti e dal Rotary Club in collaborazione con il Comune di Livorno. “Trionfo” ha sbaragliato ben 81 progetti provenienti da tutta Italia e i due giovani si sono aggiudicati la somma di 1500 euro e un rimorso spese di 500 euro per il materiale utilizzato. Ma la soddisfazione più grande è stata quella di poter realizzare la propria opera d’arte sul muro di viale Nazario Sauro. Inizialmente il sesto personaggio doveva essere Cristiano Lucarelli ma poi è stato inserito Armando Picchi.

Questa mattina il murale è stato scoperto e reso visibile a tutti durante una cerimonia che ha visto la partecipazione di Andrea e Cosimo, dell’assessore alla cultura Francesco Belais, di Augusto Parodi, presidente del Rotary Club e di Gianfranco Magonzi, presidente della Fondazione Trossi. E proprio villa Trossi Uberti ospita da questo pomeriggio una mostra con i progetti finalisti del concorso che resterà visitabile al pubblico fino a domenica (ore 16.30-19.30). Questo pomeriggio si è svolta l’inaugurazione. “L’idea è partita da una ricerca dei personaggi storici di Livorno che al tempo stesso abbiano avuto una rilevanza nella storia italiana – ha detto Andrea Montagnini – Abbiamo inserito anche Zeb perché ha un’affinità con il nostro lavoro, infatti ci occupiamo di riqualificare le aree urbane realizzando graffiti. L’obiettivo di questo progetto – ha proseguito – è di stimolare il senso di appartenenza alla città e di far scoprire alle nuove generazioni l’interesse per la storia di Livorno oltre a educare alla street art senza fare i vandali”. All’inaugurazione erano presenti anche la madre e la sorella di Zeb. Tra i progetti finalisti anche quello di due ragazzi livornesi dal titolo “Metti a fuoco la tua Livorno”.

Oltre al progetto dell’opera vincitrice la mostra ospita i lavori del secondo classificato Attilio Trovato di Enna (classe 1993) dal titolo “Dippy Dippy”; del terzo Davide D’Angelo di Ascoli Piceno (classe 1984) con “Sognando l’avventura”. Menzione speciale a Alessandra Carloni di Roma (classe 1984) con “Controvento”. Gli altri lavori esposti sono di: Miroslav Kostic (Cecoslovacchia) e Sara Derosas (Sardegna) con “Dopepinax – Il quadro che spacca”, Ginevra Giovannoni (Pisa) con “Freemind”, Claudio Sale (Sassari) con “Gomgel”, Silvia Calvi (Monza) con “Graphic Heart”, Gioele Bertini e Francesca Melina (Biella) con “Kalamaius”, Giorgio Lambiase (Roma) con “Le 12 fatiche”, Valerio Rosa e Alessandro Manfredini (Livorno) con “Metti a fuoco la tua Livorno”, Stefano Bisone (Ivrea) con “Disgregazione marina”, Pasquale Pagano (Battipaglia) e Rosario Alfonso Maria Ferrara (Salerno) con “Sbrogliamo la matassa”, Luca Andrea Hernandez (Correggio) con “Teso” ed Emanuele Pavarin (Varese) con “Sguardo su Livorno”. “Sono molto soddisfatto – ha detto l’assessore Belais – stiamo cambiando il volto della nostra città, è solo l’inizio, intendiamo valorizzare anche altre aree. È un bel momento che celebra l’arte e Livorno. Faccio un appello al rispetto sia nei confronti di quest’opera sia per tutte le opere sparse per la nostra città”.
Valeria Cappelletti
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