Inaugurato il Museo della Città, ospite a sorpresa Vittorio Sgarbi

Tanti i livornesi che hanno preso parte a questo grande evento

museo della città
Il sindaco Filippo Nogarin e Vittorio Sgarbi. Foto: Glauco Fallani
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  • di Diletta Fallani:

LIVORNO – Una grande festa di musica, danza e teatro per l’intera città che ieri pomeriggio, lunedì 30, è accorsa per partecipare all’inaugurazione del Museo della Città. Tanta la folla che ha atteso il taglio del nastro e che poi ha potuto ammirare le opere in esposizione all’interno della struttura. Il polo museale dei Bottini dell’Olio ha aggiunto un altro tassello importante dopo l’apertura della biblioteca, dando lustro al quartiere Venezia. All’inaugurazione, che ha visto la presenza delle autorità cittadine tra cui il sindaco Filippo Nogarin, era presente anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi che in questi giorni si trovava a Livorno per presentare il suo spettacolo “Michelangelo” andato in scena sabato 28 aprile al Teatro Goldoni. Sgarbi, durante i saluti delle autorità alla città, è intervenuto con un breve discorso sull’importanza di “aprire nuovi spazi dedicati all’arte”.

“L’apertura di un museo è una festa per ogni città, perché le città italiane sono luoghi di una storia universale, non solo la storia d’Italia – ha detto Sgarbi – questo un museo straordinario che ha una biblioteca che è il cuore del mondo come ogni biblioteca, che ha una collezione importante con un percorso che va dal mondo antico a oggi, e poi ha una chiesa all’interno della quale vedrete grandi maestri della storia contemporanea”.

Tra i molti che ieri hanno dato un contributo per rendere la giornata ancora più speciale citiamo il cantautore Bobo Rondelli, che ha regalato al pubblico presente una toccante interpretazione di un brano di Piero Ciampi, lo scenografo Virgilio Sieni che ha curato alcune performance di movimento e danza in sinergia con le opere d’arte esposte e le Corali livornesi che insieme hanno reso omaggio a Pietro Mascagni.

Giusto per accennare qualcosa delle tante opere all’interno del museo, un ampio spazio di grande impatto visivo è dedicato all’arte sacra con gli affreschi di fine ‘300 appartenuti all’Eremo della Sambuca quali “L’Annunciazione”, “San Giovanni” e “San Luca”, in mostra anche la campana dell’Eremo. Tra le opere spicca anche la famosa crocifissione di Neri di Bicci del xv secolo. 

Vi è anche un intero percorso espositivo comprendente la collezione archeologica e numismatica Enrico Chiellini con reperti che risalgono all’età etrusca e romana; insieme all’archeologia subacquea con numerose anfore. È possibile persino vedere la ricostruzione della Fortezza Vecchia, del Pentagono Buontalenti e delle Terme del Corallo.

Infine, vi è una parte davvero notevole dedicata al contemporaneo che si trova all’interno dei locali della chiesa sconsacrata con autori del calibro di Pietro Consagra, Claudio Parmiggiani, Alberto Biasi, Mario Schifano, Emilio Isgrò, Enrico Castellani, Piero Manzoni, Mario Nigro,  Giulio Paolini, Sandro Martini, Emilio Vedova, Giuseppe Uncini, Gianfranco Baruchello e in una collocazione altamente spettacolare “il Grande Rettile” di Pino Pascali. 

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