Una targa in ricordo di Valter Nebbiai: esempio di professionalità e simpatia

Una cerimonia che ha visto la partecipazione di tanti colleghi e amici

Un momento della cerimonia. Da sn: Cosimi, Salvetti, la moglie di Nebbiai e la figlia. Foto: Va. Cap.
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Pubblicato ore 16:00

  • di Valeria Cappelletti

LIVORNO – “In questi anni l’Ammirazione ha colto occasione per ricordare coloro che in varie situazioni hanno fatto cose belle per la nostra città. Figure storiche, talenti e poi persone che attraverso le loro capacità professionali e amministrative hanno saputo condurre questa città anche in momenti complicati e Valter Nebbiai è stata una di queste”, sono le parole del sindaco Luca Salvetti.

In una mattinata dal cielo terso, caratterizzata da un mare limpido, la Scalinata di Antignano, che si apre all’orizzonte più bello, è stata scelta per ospitare la targa in ricordo dell’assessore che, durante la giunta di Alessandro Cosimi, ebbe gli incarichi al Bilancio e al Demanio. Una cerimonia che ha visto la partecipazione di tanti colleghi e amici tra i quali lo stesso Cosimi e poi la moglie di Nebbiai, Paola Falleni, e la figlia Cecilia.

“Quando con Paola abbiamo pensato a un luogo bello dove ricordarlo, il mare veniva automatico – ha proseguito Salvetti – era la passione di Valter insieme a quella per i numeri e per il bilancio del Comune di Livorno. Era importante ricordarlo anche per un aspetto che ha contraddistinto l’ultima parte della sua vita quello di sofferenza per delle accuse che erano infondate e ingiuste, poi chiarite” ha concluso il sindaco.

“Valter era un uomo molto festoso, simpatico, che scherzava volentieri – lo ricorda Alessandro Cosimi – Una persona squisita. La vicenda che gli è capitata è frutto del suo carattere, quello di essere una persona coraggiosa, di aver deciso di risolvere un problema senza nascondersi e andare ad affrontare una cosa che, secondo lui, e anche secondo noi era un elemento che avrebbe aiutato la città a non perdere posti di lavoro e a stabilire un metodo che era quello della serietà dentro un problema che era emergenziale. Quello che è accaduto dopo è stata una cosa terribile, l’ho visto soffrire tantissimo e questo ha aggravato la sua salute. Quello di oggi è un saluto verso una persona che noi abbiamo amato ma è anche un monito rispetto a quelle comunità che tante volte ti isolano e non si ricordano che in certi momenti c’è bisogno di affetto”.

Sono poi intervenute la moglie che ha ringraziato tutti i presenti, soprattutto Alessandro Cosimi, e la figlia Cecilia che ha sottolineato che sarebbe stato meglio celebrarlo quando ancora era in vita. “È giusto omaggiare le persone che se lo meritano quando sono in vita. Tuttavia penso che sia comunque presente ed è un momento di gioia, nonostante tutto. Quello che ci lascia, è un esempio grande di professionalità, serietà e moralità, messa ingiustamente in discussione da chi probabilmente non lo conosceva e ha voluto insinuare cose inesistenti a suo carico. Una persona che sapeva essere gioiosa e divertente”.

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