
Pubblicato ore 19:10
- di Valeria Cappelletti
LIVORNO – Grande emozione questa mattina, 21 luglio, nel giardino delle Terme del Corallo, alla presenza delle istituzioni, sono infatti partiti i lavori di restauro e rifunzionalizzazione del Padiglione della Mescita, del porticato adiacente e del giardino storico centrale.
Lo stabilimento inaugurato nel 1906, sebbene si trovi in uno stato di profondo degrado, presenta ancora delle parti che né il tempo, né l’incuria hanno saputo scalfire, ci riferiamo ai bei disegni che hanno mantenuto quasi i colori originali e che si trovano sulla facciata del Padiglione della Mescita.
“L’idea di riqualificazione delle Terme è partita nel 2016 dalla precedente Amministrazione – ha detto il sindaco Luca Salvetti – ma anche dai volontari che, con un lavoro puntuale, hanno trasformato questo luogo che era una giungla, in ciò che è adesso. È l’esempio di come alcune volte i cittadini hanno la capacità di tirare dietro a sé le amministrazioni. Insieme a questa idea partita con l’Amministrazione precedente, che ha inserito il progetto dentro il piano delle periferie, ottenendo il finanziamento necessario, c’è anche un’altra idea che è propria di questa Amministrazione e che intende ripensare completamente una parte della città che per troppo tempo è stata messa in secondo piano e che invece è l’ingresso principale di Livorno: immaginiamo quindi le Terme completamente recuperate, il cavalcavia che non c’è più e diventa un sottopasso (e qui i presenti hanno risposto con un fragoroso applauso), piazza Dante, recuperata, con i lavori che inizieranno a breve e il percorso di viale Carducci verso piazza della repubblica, con il Cisternone riqualificato”.
I volontari a cui si riferisce Salvetti sono quelli dell’Associazione Reset, guidata da Giuseppe Pera, che dal 2016 si impegnano nella pulizia e nel presidiare le Terme e dell’Associazione Terme del Corallo Onlus, guidata da Silvia Menicagli. Menicagli ha fatto sapere che l’Associazione finanzierà il recupero della fontana posta al centro del giardino storico.

I lavori
Il cantiere, allestito il 27 giugno, vede un pool di ditte che ha vinto l’appalto e che è guidato da Frangerini srl. I lavori prevedono il restauro e la rifunzionalizzazione della Sala della Mescita arricchita da pareti con ceramiche e maioliche. Qui sgorgava l’acqua delle cinque sorgenti: Vittoria Preziosa, Corsia, Sovrana e Corallo, che erano state riconosciute da studi e analisi chimiche con proprietà simili a quelle delle Terme di Montecatini (da qui l’appellativo di Montecatini a mare). Il luogo diverrà una sala polifunzionale per convegni ed esposizioni temporanee. La sala si compone di un appartamento adiacente dove troveranno ubicazione i servizi a essa collegati, mentre l’appartamento soprastante rimane alloggio di custodia per presidiare le strutture.
Oltre alla Sala della Mescita è previsto il recupero di uno dei due colonnati, quello sullo stesso lato della Sala, attualmente in parte tamponati, per collegare il parco pubblico già fruibile al giardino storico, anch’esso oggetto del presente progetto. Il recupero riguarda anche un intervento di consolidamento strutturale di tipo conservativo delle colonne.

È previsto inoltre il recupero del giardino storico che permette la fruizione completa degli spazi aperti del complesso che possono essere restituiti alla città. Il giardino, per la sua conformazione e per l’adiacenza alla sala polivalente, potrà ospitare eventi culturali analoghi a quelli della sala, utilizzando a supporto gli stessi locali di servizio. Le due biglietterie ai lati dell’ingresso principale diventeranno anch’esse locali di supporto per gli eventi da organizzare nel giardino, ad esempio come deposito o eventuale biglietteria.
Gli interventi
“Le Terme – ha commentato in collegamento telefonico Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi – è uno straordinario bene architettonico e paesaggistico. Grazie al lavoro di tanti volontari prende avvio una nuova fase, una fase cruciale per lo sviluppo di questo progetto. Si tratta di una sede perfetta per il progetto oggi battezzato ufficialmente come Uffizi del mare. Ci sono relazioni strettissime tra Firenze e Livorno, fin dai tempi dei Medici. Dunque questo progetto è fondamentale per gli Uffizi diffusi, è storicamente giustificato, è una cosa naturale, che non vedo l’ora di veder realizzata. Dobbiamo impegnarci tutti per renderla possibile. In questo contesto architettonico avremo il luogo ideale per esporre una parte delle opere degli Uffizi soprattutto del periodo Liberty”. Un intervento questo che ha fatto commuovere Giuseppe Pera.
L’assessore alla Mobilità Giovanna Cepparello ha specificato che il finanziamento ottenuto dal Ministero dei Trasporti e della Mobilità sostenibile per l’abbattimento del cavalcaferrovia: “è stato ritenuto prioritario per lo sviluppo della nostra città. Inoltre entro tre mesi sapremo quale sarà il progetto definitivo che ci permetterà di iniziare i lavori”.
Responsabile delle Relazioni Istituzionali con le Regioni e gli Enti Locali del Gruppo Ferrovie dello Stato Giovanni Palladino: “Stamattina ho fatto un sopralluogo con l’assessore Cepparello per capire il modo migliore per effettuare l’abbattimento del cavalcaferrovia. Ferrovie dello Stato si impegna ad accelerare il più possibile l’inizio dei lavori”.
Il video racconto con le interviste a Silvia Menicagli e Giuseppe Pera.
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