Scoglio della Regina, le iniziative per la lotta al degrado

Vari eventi sono previsti per il 27 settembre, notte dei ricercatori

Gli assessori Bonciani e Cepparello accanto ad alcune scritte su una colonna della struttura
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  • di Gianluca Donati

LIVORNO – Stop al degrado nella nostra città e nei luoghi più belli a cominciare dallo Scoglio della Regina, una zona molto importante per i livornesi, ma da tanto, troppo tempo, lasciato nell’incuria anche a causa di comportamenti incivili o criminosi. Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, assieme agli assessori, Barbara Bonciani (Porto e Università), e Giovanna Cepparello (Ambiente), hanno illustrato alla stampa il loro piano per la riqualificazione dell’area.

Intanto lo Scoglio della Regina è stato inserito nel servizio anti degrado del Viale Italia, con la polizia municipale che nei giorni festivi farà dei sopralluoghi e c’è la possibilità anche di installare una telecamera mobile. “Vogliamo portare la cittadinanza a conoscere meglio la storia di questa struttura e la presenza
dei centri di ricerca – ha detto Bonciani – e lo faremo con tutta una serie d’iniziative a partire dalla notte dei ricercatori prevista per il 27 settembre di cui il Comune darà un supporto per animare gli spazi della struttura”.

Il 30 luglio scorso è stata ogranizzata una riunione con tutti gli uffici del Comune di Livorno interessati per mettere in campo misure provvisorie, come la collocazione di un cartello nell’area verde con le regole da rispettare e uno di divieto di balneazione con ordinanza della capitaneria di porto.

“Abbiamo organizzato un servizio di pulizia tutte le mattine a partire dalle 8 del mattino – ha proseguito Cepparello – e l’operatore segnalerà se ci sono delle situazioni particolari: come ad esempio bottiglie rotte con la birra, siringhe, tracce di urina, tutte queste cose saranno oggetto d’intervento da parte di Aamps. Ieri 8 agosto è stata fatta una pulizia straordinaria. Fermo restando che ci sono dei problemi che non possiamo gestire in tempi immediati come le scritte sulle pareti o le macchie sul pavimento di pietra che dovrebbero essere addirittura oggetto di un’operazione di restauro che cercheremo di portare avanti in un periodo futuro; occorre anche tener presente che in questo luogo non possono essere usati acidi troppo forti, perché andrebbe subito a finire in mare”.

Il sindaco Salvetti ha parlato della necessità di un aiuto da parte di tutti: “Non può bastare solo l’impegno dell’amministrazione comunale, ma si richiede un’unione d’intenti, ed è per questo che faccio appello al Prefetto, al Questore e ne discuteremo anche nel Comitato d’ordine e sicurezza pubblico, inoltre stiamo preparando una lettera da inviare al Ministro. Adesso è giunto il momento di diventare la città del “qui no”: anche i cittadini devono reagire a questa sciatteria, a questa voglia di rovinare tutto e di lasciare trasandata la città e le sue parti più belle”.

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