
- di Valeria Cappelletti:
LIVORNO – Due mani che emergono dal buio e si tendono; Cappuccetto Rosso che dà da mangiare a un piccolo gruppo di lupi. Sono i due murales che hanno vinto il concorso di Street Art promosso da Cesvot Livorno con la collaborazione di Fondazione Livorno e Comune di Livorno. A realizzarli i due giovani artisti Alice Barbieri e Salvatore Bellavista che, questa mattina, hanno cominciato a dare vita alle loro creazioni sul muro posto all’angolo tra via Emilio Zola e via del Panificio, davanti alla scuola elementare Puccini.
Il contest di Street Art, inserito nella Festa del Volontariato che si è svolta a fine maggio in piazza Grande, ha visto la partecipazione di 10 concorrenti tra i 16 e i 30 anni che, in quella giornata, si sono sfidati realizzando i bozzetti che dovevano raccontare il tema del volontariato visto dai giovani. Alla fine a strappare la vittoria sono stati Salvatore Bellavista, di Turchetto (Comune di Montecarlo), 19 anni, studente all’ultimo anno del liceo artistico di Lucca con l’opera dal titolo “Tocco dal buio” e Alice Barbieri, 30 anni, di Livorno, illustratrice editoriale con l’opera “Senza Titolo“. E come premio, la possibilità di riportare i bozzetti su un muro cittadino scelto dall’amministrazione.

“La mia opera – racconta Salvatore – vuole esprimere la forza del volontariato rappresentato dalle due mani che emergono dall’oscurità. Mani in movimento e libere nell’aria perché volevo che emergesse il fatto che tutti possono dare una mano liberamente, come accade nel volontariato”. Per Salvatore dipingere: “È una passione, soprattutto fare murales. La scelta di partecipare al contest è arrivata un po’ all’ultimo – ha detto – con una proposta dalla mia insegnante e con il tempo l’idea mi ha molto coinvolto. Credo che poi, dopo i fatti che hanno colpito Livorno, tutto questo assuma ancora più valore”.

Alice Barbieri, invece, ha scelto la fiaba di Cappuccetto Rosso capovolgendola: “Stavo leggendo alcuni libri per bambini e ho pensato di riproporre questa favola che racconta la paura verso chi viene da fuori, ma ribaltandola. Il mio disegno, infatti, vuole dimostrare che possiamo aprirci verso gli altri. L’estraneo può essere visto come uno specchio nel quale ci riflettiamo, perché l’altro possiamo essere noi, e non come una minaccia. Inoltre ha anche una valenza animalista visto che il lupo è spesso considerato come un nemico”.
“Il volontariato – ha sottolineato l’assessore all’associazionismo Andrea Morini, presente all’evento – non è solo quello istituzionale ma anche quello visto sul campo, quello dei tanti ragazzi che si sono rimboccati le maniche per aiutare chi aveva bisogno durante l’alluvione, quei giovani spesso considerati come una generazione perduta, senza sensibilità, dedita solo ai social. Questi ragazzi sono destinati a segnare un’epoca”. E infatti, proprio ai “bimbi della mota” e ai tanti volontari sono dedicati i due murales.
“Quello che ci ha colpito di queste due opere – ha detto Fiorella Cateni, presidente della delegazione Cesvot di Livorno – è la particolarità: il lupo che di solito è associato alla violenza e che qui invece si lega alla solidarietà e le due mani che si tendono in aiuto di chi ha bisogno, un tema molto attuale visto quello che è accaduto a Livorno. Un contest che ci ha dato grande soddisfazione, grazie anche al contributo della Fondazione Livorno”.
© Vietata la riproduzione
Lascia un commento